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Futuro dello stabilimento Stellantis, Braia: “Melfi diventi la Silicon Valley lucana dell’automotive”

“Non solo infrastrutture da realizzare ma processi di sviluppo da implementare. Si punti a questo nelle intese da fare con Governo e Stellantis. Melfi e tutta l’area potrebbero diventare la nostra “Silicon Valley” lucana dell’automotive, specializzata su tutto ciò che gravita sulla innovazione, la tecnologia, non solo dell’auto ma anche di un indotto indispensabile e della mobilità del futuro. Abbiamo fatto – e proseguiremo in questa direzione – pressione con i nostri rappresentanti nel governo e parlamento perché continuino a farsi carico, unitamente alla approvazione della risoluzione all’unanimità, di stimolare investimenti che aiutino il contesto produttivo di Stellantis in Basilicata ad essere competitivo, quale più grande giacimento di opportunità che un insediamento industriale poteva portare nella nostra terra. 

E’ stata inserita nella risoluzione la nostra istanza, con la quale si impegna la Regione Basilicata a lavorare a una intesa con il governo Nazionale e Stellantis per istituire un distretto tecnologico specializzato sull’automotive, con l’obiettivo di attrarre investimenti utili a fare nascere e sviluppare imprese che possano soddisfare il bisogno di tecnologie per il mercato del futuro dell’auto che diventerà sempre più “Smart” e più “Green” (auto ibride, elettriche e a idrogeno, car sharing, motori ad alta efficienza e materiali più leggeri ecc.).”

Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.

“Come Regione – prosegue Braia – dobbiamo occuparci del fattore occupazionale e produttivo che continuerà a caratterizzare il sito, nel Vulture Melfese, chiedendo all’azienda il protagonismo attivo e primario della Basilicata su tutti i tavoli nazionali. Inevitabilmente, dobbiamo immaginare un posizionamento futuro dell’azienda nel contesto mondiale dell’automotive e questo non potrà che incentrarsi su politiche capaci di efficientare tutto il sistema produttivo e proiettarlo in una dimensione più tecnologica e sostenibile, con minor costi e con incremento di produzione. Con una riflessione complementare a quanto chiediamo come Gruppo Regionale Italia Viva e nel dossier relativo al nodo ferroviario, che consegneremo nelle mani del viceministro alle Infrastrutture Teresa Bellanova, in queste ore, con il quale richiediamo di integrare per la Basilicata anche il Vulture Melfese e il polo produttivo, oltre alle linee Battipaglia-Potenza-Metaponto e  Matera-la martella. A mio parere è arrivato anche il momento di puntare per Melfi sulla competitività. Una scelta, lungimirante, già fatta 25 anni fa e rivelatasi vincente, che deve poter continuare ad esserlo oggi, come locomotore nelle nostre politiche industriali. 

Avevamo e abbiamo una fabbrica moderna, efficace e tecnologicamente avanzatissima in grado di dare valore aggiunto  anche nel seguire le evoluzioni stesse del mercato mondiale. In questo scenario la Basilicata e il suo stabilimento, già artefice di un cambio straordinario per tutta la comunità dell’area e regionale – creando 11mila posti di lavoro e tutto l’indotto – e decisivo  per la tenuta sociale, economica e occupazionale. 

Centralità deve, allora, acquisire, in uno scenario modificato e con un nuovo livello di competitività, questa dinamica che non può riporre totalmente in mani altrui la decisione relativa ai nostri destini. L’auto del futuro, ibrida, elettrica, a idrogeno deve vedere protagonista la nostra terra, sviluppando un nuovo posizionamento smart e green che si adatta ai cambiamenti e alla sostenibilità ambientale, alla nuova tecnologia e alla sensoristica più avanzata, capace di seguire tutte le evoluzioni dell’automotive da qui in avanti.

Il 20% dell’inquinamento dipende dalla mobilità e considerando che per il 95% del tempo le nostre auto sono ferme, la riflessione diventa ancora più profonda. Se, da una parte, nella nostra regione abbiamo necessità di poter investire sulle infrastrutture e la connettività stradale e ferroviaria, nella giornata mondiale della terra che ricorre oggi, dobbiamo seriamente chiederci che posizione assumere come Basilicata, come ho provato a spiegare nel mio intervento in Consiglio.

Già 5 anni fa, nel novembre 2016 durante il mio mandato di Assessore – conclude il Consigliere Braia – mentre la Basilicata esponeva alla Fiera Biolife di Bolzano, con i suoi produttori, il più grosso investimento fatto con il PSR 2014/2020 per ridurre l’uso dei pesticidi e del carburante, di oltre 120 milioni di euro per le pratiche agricole del biologico, dell’integrato e del sodo ho avuto l’opportunità di visitare il centro di ricerca del Sud Tirolo e di provare un prototipo di auto elettrica/idrogeno a emissioni zero. Oggi quel “futuro” ritengo possa essere importato anche qui, partendo proprio dallo stabilimento Stellantis, se come Regione proviamo a guardare con lungimiranza e programmando adeguatamente – per il settore industriale, energetico e dell’automotive – le risorse del Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (PRNN) di cui potremmo disporre nei prossimi mesi.”

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