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G20: Provincia di Matera, crocevia di speranza

Il Presidente della Provincia di Matera Piero Marrese ha rivolto il suo saluto e l’augurio di buon lavoro al Ministro degli Affari Esteri Luigi di Maio, ai Capi delle Delegazioni estere, ai Leader mondiali e tutte le Autorità presenti a Matera in occasione del G20.

“Nell’occasione di questo forum mondiale siamo chiamati ad una grande sfida, ossia rendere l’economia mondiale “partecipata” con una ridistribuzione delle risorse secondo un principio di equità anziché di uguaglianza, perché i territori del pianeta sono geomorfologicamente differenti ed esprimono vocazioni diverse garantendo così l’internazionalità economica – afferma il presidente Marrese -.

I popoli che li abitano, li coltivano e li flettono ai propri bisogni infatti, ne rafforzano l’unicità. Quella unicità che bisogna salvaguardare attraverso politiche economiche di concertazione “centrate sulla persona” e in “chiave sistemica” rendendo così questi angoli di mondo quanto più fiorenti possibile.

La mobilità delle genti e il relativo transito di merci e capitali dev’essere vissuto come opportunità di crescita per l’intera umanità e per niente fonte di ricchezza per pochi. La storia ci insegna che la contaminazione delle idee, della cultura e della tecnica nonché l’equa-distribuzione della ricchezza ha significato progresso e ha condotto i popoli verso lunghi periodi di prosperità e di pace, viceversa il disequilibrio tra i popoli ne ha decretato la fine. L’antica Roma e la Magna Grecia ne sono l’esempio più vicino a noi, di cui oggi ne possiamo ammirare i segni visibili di questo glorioso passato.

La nostra provincia materana, che mi onoro di rappresentare, è una terra ricca di storia, di cultura e di tradizioni, abitata da un instancabile popolo di lavoratori che da agricoltori e pastori quali erano, hanno saputo trasformare l’economia di questo territorio. Rendendo l’agroalimentare l’epicentro della nostra economia a cui, hanno saputo affiancare nel tempo eccellenti esperienze turistiche, culturali, artigianali e industriali sparse tra la collina materana, la valle del Basento e il metapontino con trentuno declinazioni specifiche differenti, così come il numero dei comuni di cui è composta.

Oggi chiedo a tutti voi di essere portavoce a livello mondiale di questo cambiamento epocale che la nostra meravigliosa terra è stata in grado di realizzare e sta vivendo a pieno. Di essere così testimoni di questa positiva evoluzione di Matera e della sua intera provincia come luogo d’intersezione interculturale, nel cuore del Mediterraneo, tra una varietà di popoli e culture.

Questo territorio dev’essere visto come crocevia di speranza per un mondo migliore, che richiede pertanto l’inevitabile sforzo di  tutti i “potenti del mondo” chiamati dal popolo a governare questo pianeta, per garantirne la tutela del delicato ecosistema ambientale a la difesa della Terra come bene comune e casa di tutti, creando soprattutto  le condizioni economiche di un processo virtuoso di prosperità globale senza distinzione alcuna fra i popoli, tenendo conto così delle nuove economie in sviluppo dei diversi territori.

Questo – conclude Marrese – è l’impegno che dobbiamo prendere con i nostri figli, è una promessa che facciamo alle nuove generazioni che dovranno viverlo questo mondo e non guarirne le ferite che noi maldestramente gli abbiamo potuto infliggere”.

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