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Gal Valle d’Itria, l’adesione del Comune di Fasano è vincente

In relazione alla presa di posizione del consigliere comunale di Forza Italia ed ex sindaco Lello Di Bari a proposito della scelta giudicata sbagliata dell’adesione dell’Amministrazione comunale di Fasano al “Gal Valle d’Itria”, dopo l’uscita dal “Gal Alto Salento”, l’assessore ad Agricoltura e Pesca Gianluca Cisternino sottolinea che, invece, la «scelta è vincente e coerente, poiché non si può misurare, come fa l’ex sindaco in modo superficiale, solo sulla base della graduatoria emessa dalla Regione Puglia nella quale il “Valle d’Itria” risulta ultimo. Infatti, ad una prima lettura potrebbe sembrare un cambiamento penalizzante – rimarca Cisternino – perché il “Gruppo Valle d’Itria” chiude la graduatoria, ma sarebbe un’interpretazione superficiale: tipica di chi parla al sol fine di strumentalizzare politicamente le notizie. La scelta di aderire al “Gal Valle d’Itria” è una scelta vincente e coerente, basti pensare alla possibilità che verrà data alle nostre marine di beneficiare in esclusiva del milione di euro previsto a sostegno della pesca; nel “Gal Alto Salento” questi fondi sarebbero stati divisi nella migliore delle ipotesi con Ostuni e Brindisi».

E l’assessore Cisternino snocciola le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione lo scorso anno ad aderire al “Gal Valle d’Itria”, sostenendo che «innanzitutto, attualmente i due raggruppamenti sono rappresentati dai seguenti Comuni: “Gal Alto Salento” da Ostuni, Carovigno, Ceglie Messapica, Villa Castelli, San Vito dei Normanni e Brindisi; “Gal Valle d’Itria” da Fasano, Cisternino, Locorotondo e Martina Franca; il primo raggruppamento ha una popolazione di circa 192.000 abitanti, mentre il secondo di circa 115.000; peraltro, in termini di tessuto produttivo agricolo, nel territorio del “Gal Alto Salento” insistono circa 16.860 aziende agricole, nel territorio del “Gal Valle d’Itria”, invece, la metà e cioè 8.467 (dati IPRES). Ebbene, questi primi elementi – argomenta l’assessore Cisternino – già da soli, seppur i secondi di tipo aggregato, rappresentano una prima valida e opportuna spiegazione della scelta effettuata: a parità di risorse impegnate dalla Regione, nel “Gal Alto Salento” si distribuirebbero tra più soggetti, nel nostro “Gal Valle d’Itria”, ovviamente, tra meno soggetti, nel senso che il rapporto per abitante è più vantaggioso, così come per le aziende agricole, che sono circa la metà, guadagnando senza dubbio in termini di qualità degli interventi».

Ma l’assessore Cisternino ritorna sul tema del FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), sottolineando che «tuttavia, anche a voler suffragare l’ipotesi, non ancora certificata, di un minor cabotaggio di risorse finanziarie a valere sul FEASR per il “Gal Valle d’Itria”, pari a circa 2 milioni di euro, senza dubbio, guardando i numeri, le aziende del nostro territorio si trovano in una posizione di vantaggio nel Valle d’Itria senza la necessità di dover competere con i grandi numeri del “Gal Alto Salento”. Inoltre è necessario ricordare che entrambi i raggruppamenti si sono candidati per accedere ai fondi rivenienti dalla programmazione FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) e, in questo caso, la vittoria della scelta operata dalla nostra Amministrazione è a tavolino, nel senso che non c’è proprio competizione, in quanto Fasano sarà l’unico Comune del raggruppamento a beneficiare di queste risorse, valorizzando ulteriormente le zone costiere, deciso volano del settore turistico; mentre nel caso di adesione al raggruppamento dell’Alto Salento avremmo dovuto, almeno, competere con Ostuni e Brindisi e, quindi, con molta probabilità, ci saremmo dovuti accontentare di poco o addirittura niente, lasciando Fasano ancora una volta – rimarca l’assessore Cisternino – a fare la parte della Cenerentola. Quest’ultima osservazione ad un attento amministratore sarebbe dovuta già bastare per attuare una diligente scelta e non farsi prendere dalla voglia di politica di rivalsa. Infatti, l’attuale nostra Amministrazione continua a farsi guidare da un unico obiettivo, lo sviluppo del territorio e il benessere dei propri cittadini e di chi questo territorio decide di viverlo come meta delle proprie vacanze o come nuova scelta di vita».

In ogni caso, Gianluca Cisternino sottolinea che «il ruolo di amministratore pubblico è di grande responsabilità e va affrontato con il massimo impegno e la massima dedizione, non ci si può approcciare ai problemi in modo parziale o, peggio, senza conoscerli dall’inizio alla fine ed in modo approssimativo o per sentito dire o per dare voce a chi non condivide le scelte amministrative di chi è chiamato democraticamente a rappresentare i cittadini, e che dovrà affrontare di conseguenza il loro giudizio nelle tornate elettorali. Pertanto, mi dispiace aver letto quanto ha affermato Lello Di Bari – evidenzia Cisternino – un amministratore che, durante il suo mandato da sindaco, dedicava la quasi totalità del suo tempo ad affrontare i problemi della cosa pubblica con dedizione e costanza. Comunque un amministratore pubblico amministra e si prende di conseguenza la responsabilità di farlo, ed io lo faccio assumendo in pieno la responsabilità della scelta dello scorso anno di aderire al “Gal Valle d’Itria” e di motivarla, sempre più convinto della decisione assunta che ri-sottoscrivo perché fu scelta ponderata e meditata rispetto a temi di importanza notevole per il settore agricolo ed ittico della nostra città, che io ho l’onore e l’onere di seguire su delega del sindaco». Ma Cisternino coglie l’occasione per ribadire ancora «le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione comunale ad aderire al “Gal Valle d’Itria”. Tralasciando le affinità territoriali, culturali e storiche che ci legano maggiormente ai Comuni di Locorotondo, Cisternino e Martina Franca, sulle quali ci siamo ampiamente spesi un anno fa, voglio ri-considerare la dimensione territoriale in termini di popolazione fra i due Gal, il tessuto economico che caratterizza i due territori, in particolare quello relativo alle aziende agricole, così come polemicamente richiamato dal consigliere Di Bari in termini di perdita di risorse che il nostro territorio dovrebbe affrontare, tralasciando i dati relativi agli arrivi e le presenze turistiche italiane e straniere che vede il nostro territorio essere vincente rispetto agli altri Comuni del Gal Valle d’Itria e, non da ultima, la tipologia e l’entità dei fondi che ci apprestiamo ad utilizzare come territorio, nell’ipotesi in cui il progetto di sviluppo (PAL) venga validato definitivamente dalla Regione Puglia, cosa che ancora non è avvenuta per nessuno dei GAL candidati a beneficiare delle risorse. Considerazioni, queste, non in polemica con altre strutture territoriali, ma solo a conferma che la nostra scelta è stata ben motivata e ponderata e che, la stessa, anche nell’ipotesi di un trasferimento di risorse inferiori al raggruppamento di Comuni del Valle d’Itria, rispetto al raggruppamento di Comuni dell’Alto Salento, rappresenta un vantaggio per la città di Fasano». L’assessore Cisternino tiene, infine, a sottolineare «il successo della passata programmazione e dell’ottima capacità di spesa attuata dal “Gal Valle d’Itria”, in un’area geografica contenuta, che ha rappresentato, seppur in minima parte, uno sprone per una opportuna valutazione. Basti ricordare alcuni numeri: per la misura “Sviluppo dell’Attività Agrituristica” sono stati elargiti fondi per 24 interventi; per la misura “Masserie didattiche” fondi per 6 interventi; per la misura “Produzione e commercializzazione di prodotti artigianali in ambito aziendale” fondi per 7 interventi; per la misura “Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili” fondi per 1 intervento; per la misura “Valorizzazione dell’artigianato tipico locale del mondo rurale” fondi per 3 interventi; per la misura “Servizi attinenti il tempo libero” fondi per 2 interventi; per la misura “Creazione di centri di informazione ed accoglienza turistica” fondi per 4 interventi; per la misura “Creazione di sentieristica ecocompatibile” fondi per 1 intervento; per la misura “Creazione di strutture di piccola ricettività” fondi per 56 interventi; per la misura “Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale” fondi per 3 interventi; per la misura “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” fondi per 6 interventi, per contributo pubblico totale pari ad € 7.130.083,09».

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