BasilicataCronaca

GdF Potenza, lotta al sommerso e all’immigrazione clandestina

Cinque lavoratori “in nero”, di cui tre sprovvisti di permesso di soggiorno ed uno fruitore di indennità di disoccupazione, sono stati scoperti nei giorni scorsi dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Potenza. La Guardia di Finanza annette particolare importanza ai servizi di contrasto al lavoro nero, poiché danneggiano i lavoratori, parte debole del rapporto di lavoro, e nuocciono alle imprese oneste e rispettose delle regole. Più in dettaglio, sono stati i finanzieri della Tenenza di Maratea che, nel corso di servizi di controllo finalizzati al contenimento del contagio da Covid-19, hanno individuato una panetteria e un ristorante che si avvalevano di maestranze assunte irregolarmente.
Per i 5 lavoratori in “nero” sono state omesse la regolare registrazione e le previste comunicazioni di assunzione. Pesanti le sanzioni pecuniarie constatate dalle fiamme gialle, che oscillano da un minimo di € 39.827,00 ad un massimo di € 130.468,00, tenuto conto del protratto lasso temporale di sfruttamento della manodopera irregolare. Per il lavoratore risultato fruitore dell’indennità di disoccupazione, è stata attivata l’INPS per le pertinenti azioni di recupero delle somme. Per i tre sprovvisti di permesso di soggiorno, l’imprenditore è stato denunciato dalle fiamme gialle all’Autorità Giudiziaria per l’impiego di manodopera clandestina.
Nei confronti dei cittadini irregolarmente presenti sul territorio dello Stato sono state avviate e concluse le pratiche per il rimpatrio.
Infine, i finanzieri hanno altresì accertato violazioni relative al possesso del green-pass rafforzato in capo ai lavoratori dipendenti, con la conseguente applicazione delle sanzioni previste a carico del datore di lavoro.

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