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Giordano e Tancredi (Ugl): “Nuovo modello produttivo lucano e competitività delle imprese”

“Un nuovo modello produttivo lucano dovrà favorire la crescita del livello di competitività delle imprese lucane sia in Italia che all’estero e incentivare la collaborazione nell’ambito del sistema produttivo nazionale attraverso agevolazioni fiscali in favore di programmi di investimento inseriti in un contratto di rete stipulato con altre aziende del settore”. E’ quanto dichiarano i segretari regionali dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano, a termine della conferenza stampa dei consiglieri regionali del gruppo Pdl – Forza Italia, Michele Napoli e Paolo Castelluccio, sulla mozione “Giù l’IRAP” per favorire sviluppo, imprese ed occupazione. A parere dell’Ugl, “serve uno strumento per favorire l’aggregazione delle aziende, soprattutto di quelle medio – piccole che hanno così modo di accedere a strumenti importanti per quanto riguarda, per esempio, la formazione, la ricerca e lo sviluppo, ed una serie di iniziative che altrimenti potrebbero essere ad esse precluse se crediamo veramente nel ridare ossigeno all’apparato produttivo regionale. Bisogna stimolare tutti gli imprenditori a fare rete d’Impresa offrendo loro strumenti flessibili e dinamici, ripensando eventualmente anche la politica degli incentivi spostandola dai contributi a fondo perduto a forme di fiscalità agevolata. Oggi sembra che stiano prendendo corpo e speriamo che anche in Basilicata ora si possa fare tesoro di questa grande opportunità. La sfida della globalizzazione, che ha profondamente cambiato il mercato del lavoro in tutti i settori, impone la necessità di aprire una fase nuova, dove ciascuna parte in causa e per quanto di sua competenza, deve compiere lo sforzo epocale per ricercare una nuova forma di dialogo, rinunciando a posizioni preconcette o a sterili arroccamenti su posizioni precostituite e ormai obsolete. Per l’Ugl, in un quadro che ogni giorno cambia, bisogna immaginare e reinventare basi nuove, più complesse ed articolate, per mettere in atto la tutela dei diritti dei lavoratori. E’ ora che tutti i soggetti coinvolti a vario titolo facciano la propria parte per non rimanere indietro e ‘aggredire’ così la sfida. Il sindacato deve riappropriarsi del proprio ruolo in Basilicata, il lavoratore è al quanto disgustato dal pessimo stato della politica italiana: la politica dovrebbe interloquire con il mondo dell’economia, dovrebbe rappresentare gli interessi dei cittadini, dovrebbe impostare le basi (legislative, fiscali, ecc …) per lo sviluppo economico di un Paese ma, si disinteressa totalmente della questione. La Basilicata deve avere tutti gli strumenti necessari per fare rete, per competere, a partire da una infrastrutturazione adeguata. Fare impresa, come sanno bene gli imprenditori lucani, al Sud, è oltremodo faticoso e antieconomico, per la distanza dai mercati europei ed esteri, per la debolezza di quelli locali, per una tassazione esagerata che strozza le Pmi. Lo ribadiamo: serve una programmazione vera e non fantasma – concludono Tancredi e Giordano – che punti al potenziamento delle reti viarie, ferroviarie, aeroportuali, della logistica che sono la ‘palla al piede’ del mancato sviluppo Regionale”.

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