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Giornata Mondiale delle bambine, il commento del Garante dell’Infanzia di Basilicata

“La forma più grave del mancato riconoscimento dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è la violenza nei loro riguardi. Proteggere i minori non è un’esigenza che appartiene soltanto alla vita dei nostri figli, ma al futuro della nostra società. Milioni di bambine e ragazze nel mondo vittime di violenza. Complice è stato anche la pandemia che ha avuto effetti tragici che continueranno a farsi sentire negli anni futuri. Maltrattamenti in famiglia, matrimoni precoci e bambine che non torneranno più a scuola alla fine della pandemia.” E’ quanto ha dichiarato il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza di Basilicata, Vincenzo Giuliano, in occasione della Giornata Mondiale delle bambine voluta dalle Nazioni Unite.
“La fotografia che viene fuori dal dossier InDifesa elaborato da Terre des Hommes – ha continuato Giuliano – fa registrare anche nel nostro Paese, rispetto al 2019, un aumento del 13% delle vittime minorenni di maltrattamenti tra le mura domestiche da parte di familiari e conviventi. 1260 bambine e 1117 bambini che hanno subito violenza in famiglia, tanto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. E’ un reato questo che negli ultimi dieci anni è cresciuto del 137%. Dal 2019 al 2020 sono, inoltre, cresciuti i reati telematici del 13,9% e del 14% quello della detenzione di materiale pornografico realizzato utilizzando i minorenni. Questo, addirittura, dal 2010 al 2020 è aumentato del 525%. Il 65% delle vittime è di sesso femminile, sottolineando anche il fatto che il Covid ha rallentato la corsa verso la parità di genere. C’è quindi un crescente allarme sociale e disagio giovanile che non può non essere preso in considerazione soprattutto dalle Istituzioni per valutare e rafforzare le iniziative intraprese o da intraprendere a favore di soluzioni concrete ai fini della prevenzione e del dovuto sostegno”.

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