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Giovedì e Venerdì la 30ª edizione della via crucis vivente di Filiano

“Due sono gli aspetti fondamentali che contraddistinguono la Via Crucis vivente di Filiano. L’impronta della manifestazione scelta negli anni e che si preferisce adottare anche per il futuro, si è sempre incentrata su un senso più realistico e palpabile dell’evento (la croce che Gesù porta fino al Calvario è di legno pesante), ponendo in prima battuta la spontaneità della parola, del gesto, dell’azione, ben convinti dall’esperienza maturata che solo così si realizza e si percepisce un forte evento spirituale.” Con queste parole – inserite nella presentazione del volume “1984-2014 • FILIANO • 30 ANNI DI VIA CRUCIS”, realizzato dalla Pro Loco di Filiano per celebrare il trentennale della “Via Crucis vivente” -, Vito Sabia – organizzatore storico della manifestazione – descrive quella che per Filiano rappresenta una tradizione particolarmente sentita per il suo forte senso di aggregazione nel rappresentare la Passione di Cristo.

Il volume – attraverso le foto (archivio Cine Foto Gruosso) sapientemente selezionate da Mimmo Gruosso e Vito Sabia ed elaborate dal grafico Luciano Colucci -, ripercorre la “storia” della Via Crucis vivente di Filiano: dal lontano 1984, quando un gruppo di giovani del luogo – guidati da Antonio Mecca e poi confluiti nel costituendo Circolo A.N.S.P.I. “Vitalba” – con pochi mezzi e molto entusiasmo, misero in scena la prima edizione, realizzando con le proprie mani tutto ciò di cui avevano bisogno, dai costumi alle scenografie, fino ad oggi dove la manifestazione viene organizzata dall’Associazione Pro Loco di Filiano, che muovendosi sul solco della tradizione cerca di dargli continuità e da diversi anni tenta di rinnovarla ed ampliarla, tanto che oggi la rappresentazione coinvolge quasi 100 persone tra attori e organizzatori.

“Da ormai 30 anni, – dichiara Vito Filippi, presidente della Pro Loco di Filiano – ininterrottamente, Filiano e i suoi abitanti vivono con straordinaria intensità e propongono ai tantissimi ospiti provenienti anche da regioni limitrofe una manifestazione di notevole interesse religioso e d’effetto scenico. È un appuntamento che si ripete, ma la rappresentazione ogni anno si rinnova e si arricchisce sin dal lontano Venerdì Santo del 1984.”

Ambientata nella suggestiva cornice dei vicoli del centro storico rievoca in costumi e scenari avvolgenti momenti a tema della Passione e Morte di Gesù Cristo. Nel corso degli anni, è divenuta una tra le più riuscite manifestazioni del periodo pasquale nel Vulture-Melfese per la forte e intensa proposizione di un dramma umano e religioso della cristianità, per l’accurata ricerca storica e per l’attenta ricostruzione dei luoghi evangelici.

Lo svolgimento della manifestazione si articola in più scene coinvolgendo attori non professionisti reclutati tra la popolazione filianese, tra i quali si sono sempre distinti i giovani che hanno interpretato il ruolo di Gesù con un drammaticità ed una forza espressiva tali da rasentare l’estasi mistica e le giovani nel ruolo di Maria, rivestito anch’esso con un’intensità ed un pathos coinvolgente, specialmente nell’attimo dell’incontro con Gesù sulla via del Calvario quando, dal loro volto, sono sgorgate vere lacrime di commozione.

Le fasi salienti della Passione sono il Processo davanti a Càifa e Pilato, seguito dalla condanna del Cristo che, vacillante sotto il peso della pesante croce, percorre le vie del paese. Lungo il percorso, avente come scenario le strade ed i vicoli della cittadina, si susseguono l’incontro con Simone di Cirène, la Veronica, le Pie Donne, la Samaritana e quello ancor più commovente con la Madonna, oltre alle tre cadute di un Cristo che, sempre più affaticato, procede verso il Calvario.

I personaggi e tutto il popolo si riuniscono in un lungo e suggestivo corteo che accompagna il Cristo nel suo doloroso cammino verso la croce, fino al “golgota”, allestito in uno dei luoghi più affascinanti del paese, la collinetta che sovrasta Villa Mancini, per l’occasione illuminata da fiaccole che rendono il tutto più suggestivo ed emozionante.

La “Via Crucis vivente” di Filiano si svolgerà giovedì 17 aprile alle ore 21.00 in Piazza SS. Rosario, e venerdì 18 aprile 2014 con partenza alle ore 17.30 da Piazza Autonomia. Le novità della trentesima edizione sono la realizzazione dell’Ultima cena (realizzata anche nell’edizione del 2009), la cattura di Gesù nell’orto degli ulivi (scena realizzata per la prima volta nel 1989 e ripetuta negli anni 1991, 2000 e 2009) e l’inserimento di un nuovo personaggio, Barabba.

La Sacra rappresentazione della “Via Crucis” con personaggi viventi di Filiano si caratterizza anche per la grande partecipazione dei giovani della propria comunità. Infatti, accanto agli interpreti “storici”, gli altri figuranti sono tutti giovanissimi, in particolar modo per quanto riguarda i ruoli più significativi. La partecipazione di molti giovani alla realizzazione di questo dramma sacro popolare e vedere soprattutto quanto essi siano partecipi di questa tradizione è importante: questo consente di tramandare la “Via Crucis” alle nuove generazioni, in modo che la tradizione continui.

 

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