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Grande successo della mostra ‘Disagevoli Ozii’ a Milano

Grande partecipazione di pubblico, soprattutto imprenditori e giovani creativi, all’inaugurazione della mostra ‘Disagevoli Ozii’, i prototipi del Mim Design District organizzata nell’ambito del progetto più ampio “M’AMI. MateraMilano”. Negli originali spazi a due piani, in via Spartaco 19 a Milano, adiacenti al Salone del mobile, in esposizione 8 prototipi e alcune loro declinazioni realizzati da 45 giovani del Politecnico di Milano e 45 giovani, tra designer, architetti, studenti di Basilicata, Puglia e Campania. Un progetto fortemente voluto dal Distretto del Mobile imbottito Matera – Montescaglioso, dalla Regione Basilicata, dal Comune di Matera e realizzato con la collaborazione di diversi partner, tra i quali, appunto, il Politecnico di Milano, il Polidesign e la Triennale Nel corso della vernice, al quale ha partecipato, fra gli altri, il presidente della Chateau d’Ax spa, Antonio Colombo, oltre a imprenditori del distretto materano come Saverio Calia e Giuseppe Nicoletti, sono intervenuti, oltre al sindaco di Matera, Salvatore Adduce, Tito Di Maggio, presidente del comitato di distretto, Antonio Calbi, dirigente del Comune di Milano a nome de sindaco, Letizia Moratti, Arturo Dell’Acqua Bellavitis, Preside della Scuola del Design del Politecnico di Milano, Paolo Rigamonti, direttore artistico del progetto M/I/M/Design District, Rossella Tarantino, per conto della Regione Basilicata. All’incontro anche Patrizia Valduga (Castelfranco Veneto, 1953) poetessa e traduttrice italiana, moglie del poeta, traduttore e critico letterario Giovanni Raboni.

“Oggi – ha detto il sindaco Adduce – raggiungiamo un’altra tappa importante nel percorso intrapreso per la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura. Una tappa che si caratterizza per il suo sguardo profondo nell’innovazione e nella ricerca come risposta concreta alla crisi economica internazionale”. Nel suo intervento il sindaco ha ricordato l’impegno di Vittorio Arrigoni “brutalmente ucciso a Gaza e su cui occorre soffermarsi a riflettere”. Per Adduce “c’è un sottile filo rosso che lega il volontariato, la pace, la difesa dei diritti umani, la creatività, l’innovazione e il viaggio verso Matera 2019 che occorre irrobustire perché l’impegno civile di Arrigoni resti per sempre impresso nella nostra memoria e perché la città possa camminare con orgoglio lungo il percorso intrapreso”. Il sindaco si è poi soffermato sulle strategie che l’Amministrazione comunale intendere mettere in campo per rilanciare il comparto del mobile imbottito e per consentire ai tanti lavoratori in cassa integrazione di poter tornare nel ciclo produttivo.

“In mattinata – ha detto Adduce – mi sono recato al salone del mobile imbottito per incontrare alcune aziende del nostro distretto fra cui Calia, Nicoletti, Natuzzi, Chateau d’ax, con stabilimenti nelle zone industriali di Matera, le altamurane Incanto e Contempo, e la Ego italiano, piccola azienda materana della zona Paip. Dai colloqui con i loro responsabili ho avuto la chiara sensazione che qualcosa sta cambiando. In particolare, sembra siano aumentati gli ordinativi nelle aziende del distretto determinando un’inversione di tendenza rispetto al passato. C’è più fiducia nel futuro e l’attenzione dimostrata da altre aziende del Nord a investire a Matera lo conferma. Per questa ragione ho invitato alcuni imprenditori a Matera per una visita nelle nostre zone industriali con l’obiettivo di promuovere nuovi investimenti sul territorio”.

Negli spazi della mostra grande spazio a Matera presente al piano terra con diverse gigantografia fatte e con la degustazione di prodotti tipici, a partire dal Pane di Matera. Nella mattinata di ieri il sindaco Adduce, accompagnato da Antonio Calbi, ha incontrato nel suo atelier il famoso artista Arnaldo Pomodoro. È considerato il più grande scultore contemporaneo italiano, molto noto ed apprezzato anche all’estero. Le sue opere adornano città importanti come Pesaro, Roma, Milano, Tivoli, Torino, Terni, Copenaghen, Brisbane, Dublino (di fronte al famoso Trinity College), Los Angeles, oltre a figurare al Mills College in California, nel Cortile della Pigna dei Musei Vaticani, nei maggiori musei mondiali nonché al Cremlino e all’ONU. È famoso soprattutto per le sue particolari sfere di bronzo, il materiale che predilige per le sue opere, che si scompongono, si ‘rompono’ e si aprono davanti allo spettatore, che è portato alla ricerca ed alla scoperta del meccanismo interno, in un contrasto tra la levigatezza perfetta della forma e la complessità nascosta dell’interno. L’artista, che già aveva firmato il sostegno alla candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura 2019, ha espresso grande interesse per la città dei Sassi e per il lavoro che si sta facendo. A tal proposito il sindaco, dopo aver visitato anche la Fondazione Pomodoro, ha invitato l’artista a Matera per verificare la possibilità di utilizzo per i suoi lavori di materiale tipico della nostra tradizione come la cartapesta e il tufo. Pomodoro, attento alla sperimentazione su nuovi materiali, ha mostrato grande interesse ed ha già anticipato che con ogni probabilità sarà a Matera tra giugno e luglio prossimi.

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