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Granfondo del Vulture: record di iscritti a Rionero in Vulture

Sistemati gli ultimi dettagli, è tutto pronto per la Granfondo del Vulture, evento giunto alla tredicesima edizione ed organizzato dall’UCD Rionero Il Velocifero. Domenica 7 giugno a Rionero in Vulture (Potenza) si celebra l’evento dei record: 900 gli iscritti per una classica granfondistica che fa fede alla tradizione grazie all’unicità dei percorsi che trasmettono forti sensazioni a chi si trova in sella a una bicicletta con scenari meravigliosi a fare da sfondo che sapranno catturare i ciclisti meno sensibili ai paesaggi naturali. Per tutti i partecipanti ai tre percorsi il ritrovo è fissato a Rionero in Vulture a partire dalle 7:00 in Via Nazario Sauro con via ufficiale alle 8:30.
Tra le tante località attraversate dai ciclisti, meritano di essere ammirate Atella, San Fele, Muro Lucano, Castelgrande, Pescopagano, Rapone, Calitri e i laghi di Monticchio con l’esclusione all’ultim’ora per motivi di viabilità delle località di Sant’Andrea di Conza e Calitri, in provincia di Avellino, rimanendo dentro i confini lucani per quanto concerne il tracciato lungo di 125 chilometri il passo delle Crocelle dopo 35 chilometri dalla partenza, il Monte Carruozzo a 50 chilometri dal traguardo e nel finale, a soli 6 chilometri dalla linea di arrivo, l’ultima fatica di giornata con il “valico 113” del Vulture.
Il medio di 85 chilometri interessa le località di Rionero, Atella, San Fele, Rapone e i laghi di Monticchio. La cicloturistica a velocità controllata di 44 chilometri avrà partenza alla francese nella fascia oraria compresa tra le 8:30 e le 9:00 con il seguente percorso: Rionero, Atella, San Fele e ritorno.
Il sodalizio vulturese, presieduto da Claudio Lapolla, ama fare le cose in grande non solo con l’aspetto tecnico-logistico e con i percorsi: ricche premiazioni (con cesti di prodotti tipici) e il sontuoso pasta party rappresentano il valore aggiunto a un evento che nell’arco di un decennio ha fatto dei veri passi da gigante.
“Siamo orgogliosi di portare avanti questa manifestazione – afferma Claudio Lapolla – e un ulteriore motivo di soddisfazione viene dal fatto che non abbiamo mai raggiunto cifre ragguardevoli nella storia della nostra granfondo, segno che il lavoro ripaga ed anche il gradimento verso la nostra attività organizzativa oltre alla bellezza dei nostri territori attraversati dalla corsa”.
L’edizione di quest’anno è valevole per l’assegnazione della maglia di campione regionale CSAIn ma solo per chi farà il percorso corto ed è valida per il campionato Nazionale Giro delle Regioni d’Italia Csain senza dimenticare i circuiti Giro dell’Arcobaleno e Scudetto Campano.

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