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Gravela (PD Matera): Considerazioni sull’ordinanza “No bike” del Comune di Matera

C’erano tanti modi di rispondere alle segnalazioni che alcuni cittadini avevano indirizzato all’amministrazione per prevenire situazioni di pericolo.

E’ dovere di tutti tutelare i più piccoli e gli anziani da eventuali episodi di rischio che come lo stesso Sindaco ha dichiarato, spesso sono al limite del bullismo.

Ma proprio per questo ci aspettiamo una riflessione più profonda sul tema che permetta di contemperare le diverse esigenze e non di cancellarne alcune a discapito di altre.

Ci chiediamo se data l’emergenza e il periodo estivo non sarebbe stato più logico avere una maggior presenza e un controllo della polizia municipale.

Se, ancora, non sarebbe stato meglio prevedere solo negli orari di maggiore affluenza delle restrizioni.

D’altronde questa amministrazione ha più volte dichiarato di voler implementare, favorire e sviluppare la mobilità alternativa e sostenibile, a partire dalla ridefinizione del PUMS e alla definizione di un piano per la mobilità ciclistica.

Non possiamo che spiegarci questa ordinanza se non come una svista estiva che si pone in contraddizione con la stessa pianificazione strategica definita dalle dichiarazioni del sindaco.

Infatti nelle zone pedonali numerose sono le attività commerciali e ricettive che utilizzano da tempo una modalità alternativa di trasporto per le esigenze proprie e della clientela.

Inoltre da tempo si discute dell’opportunità di ricorrere ad un sistema di logistica che permetta di pedonalizzare ulteriormente il centro storico senza penalizzare i cittadini residenti e le attività commerciali/ricettive, proprio con l’utilizzo di mezzi elettrici.

Occorre poi in queste scelte condividere e sperimentare prima di decidere.

Infatti ci risulta che diverse potrebbero essere le difficoltà dei tour operator che organizzano percorsi cittadini in bici elettrica.

Un turismo che non può più essere definito di nicchia e che dovremmo incentivare con misure attive rimuovendo e non costruendo ostacoli.

Il comune dovrebbe dare un segnale di civiltà evitando inutili divieti generalizzati ed evitando situazioni di conflitto tra pedoni e ciclisti.

Ci appelliamo quindi al buonsenso del Sindaco affinché convochi nel minor tempo possibile le parti interessate per ridefinire i termini dell’ordinanza e renderli congrui alla programmazione strategica, tenendo conto delle diverse esigenze.

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