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Gruppo di pensionati si organizza per sconfiggere la burocrazia italiana e viene premiato da un’azienda lucana

Questa è l’incredibile storia (a lieto fine) di un gruppo di pensionati coraggiosi del settore pubblico e statale alla conquista del loro TFS. Quello dei ministeri e delle carte bollate è un mondo che conoscono bene, ci hanno lavorato per anni scoprendone i limiti e i punti deboli. 

Tutto inizia con l’introduzione della famosa Quota 100 che per i pensionati dilaziona i tempi per ottenere il TFS fino a 60 mesi. In sostanza il pensionato deve aspettare anche 5 anni per ottenere il proprio Trattamento di Fine Servizio. 

Per sopperire a tale lunga attesa, la legge prevedeva che i pensionati avrebbero potuto chiedere un finanziamento a tasso agevolato per l’Anticipo TFS (fino a 45000 euro). Ebbene la legge prevedeva l’emissione di un decreto attuativo che doveva essere emanato entro il 29/5/2019, ma continui ritardi avevano fatto arenare questo decreto attuativo nei meandri della burocrazia.

Tale situazione di ritardi e incertezze ha creato un enorme malcontento tra i 700.000 pensionati destinatari di tale normativa che messi alle strette hanno deciso, spontaneamente, di coordinarsi e organizzarsi per prendere in mano la situazione e sistemare le cose una volta per tutte. Senza bandiere politiche o l’aiuto di sindacati, associazioni di categoria o altre organizzazioni strutturate. Tutti uniti per uno scopo comune.

Così a fine gennaio 2020 nasce, su iniziativa di uno zoccolo duro di pensionati guidati da Sandro, Passy e Claudia il gruppo facebook “quelli che aspettano l’anticipo del tfs”.

Il loro “capitano” è Vincenzo Pappalardo, un ex funzionario dell’Inps in pensione dal 2019 proprio con Quota 100.

Il gruppo facebook raggiunge velocemente i 3000 iscritti e nascono anche numerosi gruppi whatsapp, un vero esercito di pensionati arrabbiati e determinati ad ottenere l’Anticipo del TFS.  

Hanno seguito giornalmente il decreto dal passaggio a Febbraio 2020 per i Consiglio di Stato, poi Ragioneria generale dello Stato, Corte dei Conti, firme dei ministeri Finanze, lavoro e PP. AA. Fino alla sua emanazione avvenuta il 15/6/2020.

Lo hanno “spinto” usando la tecnica del mail mobbing a costo di prendersi anche una denuncia.

Scrivevano all’ufficio in cui era fermo anche 300 mail/pec al giorno e telefonavano in continuazione ai centralini, appena il decreto passava ad un altro ufficio ripetevano la cosa. 

Ci sono stati giorni in cui hanno inviato anche 1500 mail. La loro fama li precedeva e nei mesi di settembre/ottobre 2020 (in cui si doveva ratificare l’accordo quadro con le Banche ed il fondo di garanzia) non c’è stato un solo giorno senza che scrivessero o telefonassero.

Pappalardo è diventato il terminale per fare accordi con i dirigenti degli uffici che chiedevano di non intasare le caselle postali o i centralini, prima ancora che iniziassero a farlo.

E’ stato un cammino fantastico assieme ai 3000 e più iscritti al gruppo che hanno seguito questa strategia che potremmo definire di lobbying,  fino a quando il finanziamento per l’Anticipo del TFS è diventato operativo.

Purtroppo, a fronte di un accordo che prevede il pagamento di interessi irrisori, pochissimi istituti di credito hanno sottoscritto l’Accordo Quadro. Lo spread applicato per il finanziamento, infatti, è molto basso in quanto è pari solo allo 0,40% e questo ha allontanato le banche dall’iniziativa facendo sembrare, dopo tanta fatica, irraggiungibile l’erogazione di questo finanziamento. L’attivismo di questo nutrito gruppo di pensionati, nel frattempo, ha attirato l’attenzione di Marinella dal Sasso, imprenditrice di origini baresi, titolare di un’Agenzia Finanziaria con sede a Venosa (PZ) che tramite il portale www.tfsturbo.com opera in tutta italia proprio nel settore dei finanziamenti per l’Anticipo TFS

L’imprenditrice ha subito sposato la causa di questo intraprendente gruppo di pensionati, apprezzando il loro senso civico e l’impegno sociale. Anche lei sa bene cosa vuol dire lottare ogni giorno contro la burocrazia italiana. Così, dinanzi all’indifferenza delle istituzioni, ha deciso di premiarli con un riconoscimento simbolico, un targa che ne attesta il valore, il coraggio, il senso civico, l’impegno sociale, la disinteressata generosità. Oggi si sente una di loro, si è anche iscritta al loro gruppo e quotidianamente continuano a condurre le loro battaglie contro la burocrazia italiana per l’Anticipo del TFS e non solo.

Marinella Dal Sasso

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