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I candidati alla poltrona di Rettore dell’Università del Salento incontrano gli studenti

Mancano sette giorni al voto che consegnerà all’Università del Salento il successore di Domenico Laforgia. I tre aspiranti candidati alla poltrona di Rettore hanno incontrato ieri pomeriggio gli studenti salentini. Un faccia a faccia che si è tenuto nell’aula ‘Ferrari’ dell’ateneo, che ha ricalcato i grandi temi già affrontati da Vincenzo Zara (Prorettore con delega alla didattica), Michele Carducci (professore di diritto comparato) e Giovanni Laudizi (ordinario di letteratura latina).

I tre candidati hanno toccato, seppure in modo marginale, il grande tema della ‘rottura’ con la precedente amministrazione (travolta dagli scandali mediatico-giudiziari), parlando di una nuova era che si aprirà indipendentemente dal singolo incarico. Una nuova pagina da aprire, improntata al dialogo e all’ascolto reciproco con le rappresentanze studentesche, che ambiscono ad un ruolo più deciso nella costruzione degli indirizzi formativi dell’ateneo.

Ampio spazio, come è giusto che sia, è stato concesso agli interessi particolari e alle condizioni di disagio vissute dalla popolazione universitaria. L’associazione ‘Link-Udu’ ha evidenziato il rapporto tra il sistema di tassazione con i parametri del reddito e del merito, segnalando una problematica precisa: per effetto della legge ‘spending review’, gli studenti fuori corso non rientreranno nel calcolo del 20% del fondo di finanziamento ordinario (Ffo). Parametro, questo, in base al quale gli atenei accedono al calcolo della premialità. Ai tre candidati è stato chiesto di prender posizione rispetto alla possibilità che anche gli studenti fuori corso, una volta superato il primo anno, possano accedere alle riduzioni sulla scala del merito. Zara si è detto convinto della necessità di proseguire sulla strada percorsa, senza gravare con un’ulteriore carico di tassazione. E comunque ogni valutazione dovrà per forza passare dal vincolo della disponibilità finanziaria e, soprattutto, dalla volontà delle sedi romane. Carducci ha proposto due soluzioni: che la tassazione sul reddito sia definita sul criterio della progressività e l’introduzione di una politica fiscale interna che operi i dovuti distinguo tra gli studenti lavoratori. Laudizi ha condiviso la necessità di non innalzare la tassazione, ma vorrebbe trovare una soluzione per ridurre, in partenza, il numero degli studenti fuoricorso.

Il ritardo nel conseguimento del titolo di studi è un problema segnalato che tutti e tre i candidati hanno segnato nella loro agenda. Se Laudizi ha proposto di affiancare alla didattica regolare corsi propedeutici e di tutoraggio, Zara ha puntato il dito contro i docenti, rei di elaborare percorsi formativi a tratti ‘insostenibili’ e poco lineari. Infine Carducci ha aperto l’orizzonte della discussione, allargandola alle condizioni del contesto sociale e familiare dello studente, del mancato dialogo con le scuole di provenienza, della qualità dei servizi offerti.

C’è stato spazio anche per il grande nodo relativo all’edilizia universitaria, sollevato dall’associazione ‘Obiettivo studenti’, che ha denunciato l’inadeguatezza di molti luoghi: dalle biblioteche fino alle residenze universitarie. I tre candidati, senza differenze sostanziali, hanno affermato: “Non confondiamo il mezzo, ovvero la ristrutturazione delle sedi esistenti o la cantierizzazione di nuove opere, con il fine, cioè agevolare la didattica e le occasioni di confronto culturale”. Accordata anche la priorità alla ristrutturazione degli storici immobili che l’università detiene nel cuore della città; sedi, queste, che versano in condizioni precarie.

Il dibattito, infine, è proseguito sul tema dell’internazionalizzazione, intesa come mobilità degli studenti coinvolti nel progetto Erasmus; una sorta di collaborazione con gli atenei stranieri, per ottenere un doppio titolo di studi. Il confronto elettorale si è chiuso sugli annosi disagi dell’università del Salento: disservizi sul nuovo portale informatico, trasporti urbani, scarso coordinamento tra le segreterie delle varie facoltà. Problemi noti, su cui tutti hanno promesso di mantenere gli occhi ben aperti.

 

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