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I cannoni simbolo di Tricarico tornano nella loro piazza

I due cannoni che rappresentano uno dei simboli di Tricarico, sono ritornati in piazza Garibaldi. Antonio Melfi aveva promesso, durante i comizi elettorali, che, nel giro di due giorni dalla sua eventuale elezione, avrebbe fatto rimettere i cannoni in piazza Garibaldi e mercoledì scorso, alle ore 22, due giorni dopo la sua elezione, i due cannoni erano in piazza, sul cassone di un camion, pronti per essere risistemati al loro posto. Originariamente, i due cannoni erano piantati, in senso verticale e dalla parte della culatta, ai lati della porta d’ingresso di un locale posto alla destra dell’entrata della piazza, negli anni ’20 sede del locale Fascio. Dopo essere stati rimossi, furono posati in piazza Garibaldi, ai due lati della ringhiera, dall’amministrazione comunale di Antonio Melfi, negli anni ’90, dopo essere stati ripuliti, sistemati su una struttura di ferro con ruote e, quindi, su un piedistallo di pietra. Nel 2006, la seconda amministrazione di Lello Marsilio li fece rimuovere per trasferirli provvisoriamente, secondo una sua dichiarazione, in un deposito del Comune in attesa di essere sistemati nell’edificio della Compagnia dei Carabinieri di Tricarico, dopo la stipula di una convenzione tra l’amministrazione comunale e l’Arma. Di fatto, però, furono abbandonati ai piedi della scalinata che, dagli spogliatoi, porta al campo sportivo “Paolo Carbone”. Inoltre, alla fine dello scorso anno, l’amministrazione Marsilio, su richiesta del Comune di Accettura, con delibera di Giunta, decise di darne uno in comodato d’uso, con l’obbligo di restituzione immediata in caso di richiesta e fu sistemato ai piedi del monumento dei caduti di quel comune. La notizia provocò sconcerto tra la popolazione tricaricese, che non riusciva a capire i motivi che avevano spinto l’amministrazione comunale a un simile gesto. Ora i cannoni sono tornati al loro posto o quasi, in attesa di riposizionarli sulle nuove basi di pietra, visto che le precedenti furono quasi completamente distrutte. Ma come arrivarono a Tricarico i due cannoni, che sembrano provenire da una nave o da un bastione? Le notizie sono piuttosto incerte, così come è incerta la loro epoca di appartenenza, fine ’700 oppure periodo borbonico. Comunque, pare che essi fossero stati recuperati dal fondo del mare di Taranto durante la costruzione del primo ponte girevole, lavori cominciati nel 1877 e terminati con la sua inaugurazione il 22 maggio 1887. A portarli a Tricarico sarebbe stato l’ingegnere Vincenzo Monaco, nato a Tricarico nel 1849 e morto nel 1932, generale di divisione del Genio militare e collaudatore del ponte, il quale diresse anche la costruzione dell’Arsenale militare marittimo di Taranto, inaugurato il 21 agosto del 1889 alla presenza di re Umberto I.

Vito Sacco

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