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I non pendolari di Basilicata chiedono l’eliminazione di tutti i passaggi a livello

La tragica morte della donna 34enne travolta e uccisa da un treno al passaggio a livello di Maleo, nella Bassa Lodigina, riporta alla luce le tante problematiche dell’infrastruttura ferroviaria lucana, da sempre al centro di una serie di polemiche. I passaggi a livello causano ogni anno una scia di sangue nel nostro paese e, nonostante gli appelli per incrementare la sicurezza ed evitare tragedie, continuano a mietere vittime. Da anni chiediamo di sostituire tali infrastrutture, la cui pericolosità è sotto gli occhi di tutti, con sottopassaggi o sopraelevate, ma questioni di profitto rendono più conveniente lasciare in funzione tali sistemi di passaggio obsoleti e anacronistici. A fine 2020 si contano in Basilicata 116 passaggi a livello dislocati su tutta la rete ferroviaria Regionale, un numero eccessivo che contribuisce ad incrementare rallentamenti, ritardi e incidenti. Per tale motivo chiediamo oggi a Rfi, Fal e alle Istituzioni di eliminare tutti i passaggi a livello presenti sul territorio creando percorsi alternativi o sottopassaggi per pedoni e automobilisti, tenendo presente che se per la ricostruzione del ponte di Genova sono stati sufficienti due anni, per sostituire i passaggi a livello basteranno pochi mesi. Occorre avviare una programmazione seria e lungimirante che riguardi la soppressione di tutti i PL della Regione, secondo priorità individuate dai gestori delle linee ferroviarie. Con la nuova programmazione regionale dei fondi comunitari, saranno a disposizione le risorse per eliminare numerosi passaggi a livello che sono ancora presenti nel territorio lucano.

Cordialità
I non pendolari di Basilicata – Ciufer Basilicata

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