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‘Identità immutate’ ad Alberobello

L’associazione, nata nel 2002 per valorizzare le produzioni agroalimentari d’Italia, definite “minori”, per quantità, ma tipiche ed eccellenti, per qualità, l’1 settembre chiude la rassegna, dedicata agli incontri tra cucine regionali e quella pugliese, con una cena a base di ingredienti caratteristici della provincia di Massa-Carrara.

La serata conclusiva del I Festival dei Gemellaggi Gastronomici di Alberobello “Indovina chi cucina stasera”, l’1 settembre, in piazza del Popolo, avrà come ospite la regione Toscana, rappresentata dal movimento non profit Identità Immutate® (creato nel 2002 dalla giornalista Rosanna Ercole Mellone per volere della Provincia di Massa-Carrara, allo scopo di salvaguardare i piccoli territori italiani custodi di prodotti della tradizione e di nicchia).

Tra i trulli, a lume di candela, in una cornice suggestiva, la cena a marchio Identità Immutate® verrà preparata dallo chef di riferimento del sodalizio: Fernando Lorenzetti, del ristorante La Nò a Montignoso di Massa (via Renella 36; tel. 0585/348113; www.ristorantelano.com) che ha ideato un menù all’insegna del connubio gastronomico tra le due regioni.

Per antipasto, ai convitati verrà servito un “timballino di panzanella toscana”, rivestito da fette di lardo di Colonnata (il prodotto simbolo dell’area delle Apuane) e accompagnato con cipolla fondente (massese, particolarmente dolce). Come primo, Lorenzetti ha pensato alla “minestra di farro”, un must della cucina della Lunigiana di Massa e della Garfagnana di Lucca, però arricchita con una speciale cialda con olio al basilico e, in omaggio ai padroni di casa, con caciocavallo di Alberobello.

Il piatto forte di Massa, il “baccalà marinato”, sarà anche quello della serata d’incontro, rivisitato con pane al peperoncino e patate mantecate all’olio pugliese.

Dulcis in fundo, Identità Immutate® saluterà i presenti con una “bavarese di ricotta”, accompagnata da quenelle al cioccolato (di cui la Lunigiana vanta un’ottima e originale produzione) e caramello all’arancia (in onore degli agrumi “tardivi” del Gargano).

In abbinamento con i piatti preparati da Lorenzetti, si potranno degustare, come nelle altre serate, i vini della Cantina-Museo Albea di Alberobello, nello specifico il “Ruffiano” vivace (Fiano minutolo 100%) e “Ros’è” (Nero di Troia 100%).

La manifestazione, organizzata da Francesco Lacatena, patron del ristorante del paese “Miseria e Nobiltà”, con il coordinamento di Nicola Biscotti (chef del locale), ha voluto unire le tradizioni gastronomiche pugliesi con quelle del resto d’Italia. Le precedenti cinque serate (a partire da giugno), riservate ad altrettante cucine regionali italiane hanno impegnato cinque chef porta-bandiera del proprio territorio: per il Lazio, Andy Luotto; per la Lombardia, Marco Olivieri; per il Veneto, Fabio Tacchella; per il Friuli Venezia Giulia, i cuochi del Prosciuttificio Dok Dall’Ava; per l’Umbria, Riccardo Freddi e Paolo Leschiutta dellla Taverna di Mastro Dante.

Con questa adesione al Festival di Alberobello, Identità Immutate® conferma la propria filosofia di movimento senza finalità di lucro che organizza o partecipa ad eventi enogastronomici per rendere più visibili prodotti tradizionali di pregio ma poco conosciuti.

 

 

 

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