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IdV Potenza, troppi ‘spifferi’

Non è facile comprendere perché le differenze, i confronti, spesso vivaci all’interno dell’Italia dei Valori, trovino così facile amplificazione all’esterno.

Divisioni, ancora più radicali e vistose, in forze politiche più grandi della nostra, di maggioranza ed opposizione, vengono invece benevolmente etichettate anche come manifestazione di un certo tipo di democrazia. Forse perché tra noi dell’IdV è diffuso un certo “pallino” letterario, ovvero la vocazione alla nota giornalistica.

Una cosa è certa, malgrado le differenze, vere o indotte, il nostro partito è uno e non esistono aree di proprietà privata. Perciò non esiste il partito di Lauria, di Marsico Nuovo, di Melfi ecc. ; ci sono situazioni locali con caratteristiche proprie. L’IdV, in armonia con la linea nazionale, pone nel centrosinistra la possibilità concreta di poter tradurre idee e programmi, condivisi dagli altri alleati della coalizione e per questo si impegna e lavora a tutti i livelli. Questo è l’orientamento generale, nazionale, regionale e provinciale; ed anche locale, salvo rare e giustificate situazioni.

Gli accordi si fanno, anche a livello locale, se c’è tra i partititi rispetto reciproco, possibilità di partecipazione paritaria alle scelte. Bisogna dire, in ossequio alla verità, che in alcuni casi purtroppo il PD pretende di esercitare un ruolo egemone e vorrebbe relegare gli alleati nei ruoli marginali e subalterni.

Il centrosinistra, dunque, resta la collocazione naturale, ma laddove motivi seri ne ostacolano la realizzazione è meglio procedere in maniera autonoma nell’azione politica ed istituzionale. Nessuno può chiedere all’IdV di sacrificare la propria identità in nome di un’alleanza non ben definita in termini di contenuti.

Infatti, per l’IdV il centrosinistra è una scelta fondamentale di contenuti, ma anche di comportamenti, di selezione di classi dirigenti adeguate ai compiti. Perciò non devono esistere dubbi anche nell’alternanza del capogruppo alla provincia.

Poche considerazioni da fare. Questa alternanza è in coerenza con il metodo in vigore alla regione Basilicata. I consiglieri regionali di IdV ruotano negli incarichi: capogruppo, presidente di commissione, vice presidente del consiglio “a rotazione“. Aggiungo, inoltre, che due consiglieri provinciali su tre hanno promosso questa scelta.

Angelo Lamboglia, attuale capogruppo alla provincia, crede come tutti noi, e forse di più, nel centrosinistra, purché qualificato.

La condizione particolare di Lauria ha determinato un diverso orientamento. Senza entrare nel merito della questione vorrei aggiungere che il circa 35% di consensi significano un riconoscimento dei cittadini alla politica dell’IdV locale.

Se la sappiamo leggere con obiettività, quella di Lamboglia è anche una lezione di dignità e di capacità di autonomia, perché si è saputo opporre a pretese ed imposizioni.

Sono certo, per quello che conosco, ma anche per quello che viene apprezzato, che Lamboglia saprà essere un buon capogruppo, al servizio dell’IdV e, soprattutto, di tutto il centrosinistra alla Provincia.

Mi corre, infine, un obbligo. Vorrei ricordare le continue sollecitazioni che vengono dal Sen. Belisario perché il confronto nell’IdV sia sempre costruttivo con la ricerca delle giuste mediazioni. Vorrei che anche altri illustri esponenti del mio partito seguissero quest’esempio, perché le potenzialità dell’IdV non vadano disperse.

Sergio MANIERI – Segretario Provinciale IdV Potenza

 

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