PoliticaPuglia

Il caso Ilva finisce in Consiglio regionale

Ilva TarantoNon si placano le polemiche sul caso Ilva e, soprattutto, sulla telefonata del Governatore Nichi Vendola ai vertici dell’azienda. La vicenda non è passata inosservata e, dopo la pubblicazione de ‘Il Fatto Quotidiano’ dell’audio della conversazione con Archinà, il leader di Sel è stato costretto a giustificare il suo atteggiamento e, in primis, quella risata sullo ‘scatto felino’ e il furto del microfono al giornalista che chiedeva delucidazioni sulle morti di tumore.

Vendola, sostanzialmente, non ha avuto scelta: ha dovuto parlare dell’incresciosa questione davanti al Consiglio Regionale. In apertura della riunione ha affrontato il tema, scusandosi e ringraziando con “maggioranza e opposizione per l’occasione offerta di difendere biografia individuale e storia collettiva, che è politica, scientifica, culturale e civile. Di difenderla da calunnia insopportabile esercitata con lo stile del processo mediatico”.

Infine il governatore pugliese ha chiesto scusa anche a Luigi Abbate, giornalista di Blustat tv, il quale ricorda perfettamente la dinamica del fattaccio e il silenzio che all’epoca calò su quella giornata, il 19 novembre del 2009. L’allora responsabile delle relazioni istituzionali dell’Ilva, Girolamo Archinà, strappò il microfono di mano ad Abbate, perché aveva cercato semplicemente di entrare nello stabilimento tarantino e rivolgere al patron dell’acciaieria, Emilio Riva, una domanda sui morti di tumore a Taranto.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *