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Il Comune di Tito nell’Alleanza per l’autoproduzione da fonti rinnovabili di Legambiente

Anche il Comune di Tito aderisce al manifesto per l’autoproduzione da fonti rinnovabili voluto da Legambiente per realizzare un nuovo modello energetico che riduca, fino ad azzerare, le fonti fossili e sia capace di generare innovazione e lavoro. Il manifesto, sottoscritto al momento da circa 400 sindaci provenienti da tutta la penisola, è stato illustrato nella mattinata del 14 aprile a Roma, nel corso di una conferenza a cui hanno partecipato amministratori locali, parlamentari, imprese e associazioni per allargare le adesioni a tutti i soggetti interessati e lanciare con loro l’Alleanza per l’autoproduzione da fonti rinnovabili, ovvero una rete strutturata che possa divulgare i vantaggi di un sistema distribuito di produzione energetica pulita che metta al centro il territorio e valorizzi le risorse locali.
“In un momento in cui il dibattito sull’energia è incandescente, ribadiamo che ci sono tutte le condizioni per un cambio di prospettiva, che è alla base anche del nostro  convinto sostegno alla ragioni del sì al referendum contro le trivelle”, dichiara il sindaco di Tito Graziano Scavone, presente all’iniziativa. “Il rapporto dialettico tra ambiente e sviluppo può essere infatti risolto – continua Scavone – puntando in maniera risoluta nella direzione delle fonti rinnovabili, che sono in grado di ridurre notevolmente l’impronta ecologica, generare risparmio economico e creare nuova occupazione”.
Nel corso della conferenza sono state avanzate delle richieste che consentano l’autoproduzione, la produzione e la distribuzione locale di energia, oggi vietate o penalizzate e che invece fornirebbero una risposta anche alla crisi economica, rendendo l’ambiente più vivibile. “Da un lato occorre semplificare le procedure per i progetti che presentano inequivocabilmente caratteristiche di sostenibilità ambientale; dall’altro il quadro legislativo sovracomunale non consente agli enti locali di tutelare il proprio territorio, arginando quelle iniziative che non si conformano per esempio al rispetto di siti di valenza naturalistica e paesaggistica”. “In questo senso sollecitiamo al più presto l’approvazione del piano paesistico regionale – conclude il sindaco di Tito – che costituirebbe uno strumento per governare tali processi e disegnare politiche energetiche rispondenti alle caratteristiche e alle esigenze del territorio”.

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