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Il consigliere lucano Leggieri ricorda Carlo Alberto Dalla Chiesa nel 39esimo anniversario della sua morte

Che valore hanno la legalità e l’onestà? Una riflessione si impone oggi in maniera ancora più dirompente ed approfondita, nell’anniversario dell’uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Il 3 settembre 1982 a Palermo vennero trucidati, oltre a Carlo Alberto dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente scelto della Polizia di Stato Domenico Russo. Ricordarli non solo oggi è più che doveroso. Il loro sacrificio, come quello di tanti altri uomini e donne dello Stato, rappresenti sempre un faro per tutti noi.
Come appartenente al corpo della Guardia di Finanza, voglio in questa giornata rivolgere pure un pensiero a tutti coloro che indossano l’uniforme, che garantiscono la nostra sicurezza e difendono la nostra democrazia. Nel trentanovesimo anniversario della scomparsa del Prefetto Dalla Chiesa non posso non ricordare, inoltre, un altro personaggio illustre, distintosi per il suo impegno nella lotta alla mafia. Mi riferisco al Prefetto Emanuele De Francesco, nato a Barile nel 1921. Una figura tutta da scoprire e valorizzare, prima di tutto perché figlio della nostra terra: il Vulture. De Francesco fu Alto commissario per il coordinamento della lotta contro la delinquenza mafiosa. La sua nomina, contestualmente a quella di Prefetto di Palermo, avvenne proprio all’indomani dell’uccisione di Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Anniversari importanti, come quello odierno, devono darci la carica per difendere i nostri valori costituzionali e ringraziare tutti coloro che hanno reso e rendono l’Italia un Paese migliore. Penso,  infine, agli uomini e alle donne della diplomazia, delle Forze armate e dell’intelligence che hanno consentito nelle ultime settimane di trasferire dall’Afghanistan tante persone desiderose di vivere in pace e nella libertà.

Gianni Leggieri
Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle

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