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Il Garante per l’Infanzia della Basilicata chiede l’anagrafe della disabilità

“Sono sempre molte le missive spedite da famiglie con figli disabili che arrivano sul mio tavolo. Molte raccontano delle insufficienti misure per contenere il disagio familiare che spesso (o quasi sempre) si crea quando in una famiglia arriva un bambino con una disabilità. La maggior parte delle richieste riguardano la scuola (problemi con l’insegnante di sostegno, con la mancanza dell‘assistenza specialistica, con le difficoltà nei trasporti, con la difficoltà di dare medicine a scuola) e i Comuni (taglio delle ore richieste per gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione e dell’assistenza domiciliare) . Altre riguardano le difficoltà economiche delle famiglie, che si trovano troppo spesso in situazioni di vera e propria indigenza. Il disagio di queste famiglie è enorme. Stigmatizzate, stressate dai vari problemi, non adeguatamente supportate, spesso finiscono per implodere. Abbiamo il dovere di prevenire tutto ciò”. Lo sostiene il Garante dell’Infanzia Vincenzo Giuliano.  “È sempre più necessaria la presenza di un’anagrafe della disabilità, che monitori i numeri delle persone disabili presenti nella regione e che dia anche una precisa stima della loro situazione economica. – ha detto Giuliano – La maggior parte delle persone finora entrate in relazione con l’autorità Garante per richieste ed interventi versava in condizioni economiche disastrose. Bisogna allocare assolutamente le risorse per sollevare queste famiglie dall’indigenza. Per questo motivo è necessaria l’anagrafe della disabilità: per allocare in modo oculato e non più dispersivo ed insufficiente le risorse. Inoltre si chiedono maggiori risorse atte proprio a sostenere da un punto di vista economico ma anche psicoeducativo queste famiglie, che rischiano davvero di soccombere sotto il peso della loro quotidianità”.

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