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Il messaggio di Monsignor Orofino alla comunità di Tricarico

“La gioia pasquale, condizione per la rinascita personale e comunitaria” è il titolo del messaggio pasquale inviato alla comunità diocesana di Tricarico dal vescovo Monsignor Vincenzo Orofino e che sarà pubblicato nei giorni prossimi sul sito della Diocesi di Tricarico e sul quotidiano cattolico ‘Avvenire’. Partendo dal passo del Vangelo di Matteo (28,5-6), “Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto”, con cui l’Angelo del Signore rassicura le donne che, andate a visitare la tomba in cui era stato deposto il corpo di Gesù, si erano spaventate nel vederla vuota, il Vescovo scrive che “i fatti di Pasqua destano sempre sconcerto, meraviglia, timore, domande, turbamento perché vanno oltre la logica umana e le esperienze empiriche, pur avvenendo nella storia e cambiando la storia. Anche noi di fronte all’annuncio sempre nuovo della risurrezione di Gesù molte volte siamo alquanto increduli e dubbiosi, quasi preoccupati da questa radicale novità per la nostra esistenza”. La gioia pasquale è l’annuncio dell’angelo che, dopo lo sgomento iniziale, ha trovato accoglienza nel cuore di Maria di Magdala e dell’altra Maria, e ha provocato gioia grande, debordante ma, nello stesso tempo, trepidante. “È la gioia che deriva – scrive il Vescovo – dall’annuncio sorprendente e sconvolgente che la morte è stata vinta. Per sempre e per tutti. È la gioia di una novità assoluta e travolgente che pervade e illumina tutti gli ambiti della vita, tutte le circostanze della vita, tutta la vita. È la gioia cristiana che tutto permea e tutto illumina, che cambia il cuore e trasfigura lo sguardo, che non dipende dal mutare degli umori e delle situazioni perché è fondata sulla fedeltà di Dio e non sulle nostre capacità”. Monsignor Orofino parla poi della resurrezione di Gesù Cristo come di una nuova misura entrata nel mondo, di una nuova vita destata. “Una vita – spiega – donata a tutti e di cui tutti possiamo fare esperienza gioiosa e piena nella Chiesa. Oggi. Qui. Nelle nostre piccole comunità. Nelle nostre case. Nei rapporti interpersonali. Nel modo di percepire sé e la realtà”. Riferendosi, poi, al libro “Gesù di Nazareth”, scritto da Benedetto XVI, monsignor Orofino prosegue con le parole del Papa: “Solo se Gesù è risorto, è avvenuto qualcosa di veramente nuovo che cambia il mondo e la situazione dell’uomo. Allora Egli, Gesù, diventa il criterio del quale ci possiamo fidare. (…) Nella risurrezione di Gesù è avvenuto un salto ontologico che tocca l’essere come tale, è stata inaugurata una dimensione che ci interessa tutti e che ha creato per tutti noi un nuovo ambito della vita, dell’essere con Dio”. Il Vescovo, quindi, individua la causa della letizia, della speranza, della voglia di vivere e di operare nella risurrezione di Gesù che ritiene essere la condizione essenziale per ogni impegno e per qualsiasi autentico progresso, personale e comunitario nelle famiglie, nelle parrocchie e nei paesi. “Nel mistero pasquale – prosegue – si svela tutto il mistero dell’uomo e della società: la vita trionfa sulla morte, la speranza sulla rassegnazione, il bene sul male, la giustizia sulla prevaricazione, lo sviluppo sulla povertà”. Infine, invita i fedeli ad accogliere nella propria vita Gesù risorto, che è la causa di gioia e di ogni sviluppo umano, culturale e sociale. “Custodiamo la fede! Alimentiamo la speranza! Ravviviamo la carità! Comunichiamo la letizia pasquale! Viviamo nella gioia! Saremo testimoni di una nuova vita, bella e sovrabbondante, buona per noi e per la società”.

Vito Sacco

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