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Il ministro all’Agricoltura: no ai blocchi alle frontiere, la Commissione Ue prenda posizione

“Il bene-cibo è essenziale, il nostro è sicuro, tracciato, controllato. Non è solo economia, è sicurezza alimentare e salute. Le manteniamo se si continua a produrre e a fare circolare i prodotti”. Lo ha affermato la ministra all’Agricoltura, Teresa Bellanova, in un’intervista al Messaggero in cui ribadisce che «il virus non si trasmette con cibo e bevande» e torna a dire no ai certificati antivirus. In questo momento “ortofrutta, fresco, latte sono i più esposti. Le misure di contenimento e i blocchi alle frontiere provocano evidenti disagi. Chiedere certificati virus free è irricevibile, è concorrenza sleale che fa saltare le regole del mercato comune e della leale collaborazione tra paesi”, sottolinea Bellanova, secondo cui “serve una chiara presa di posizione della Commissione europea, con un coordinamento che porti subito alla definizione e al rispetto di misure comuni. Ne stiamo discutendo con tutti i colleghi europei. L’emergenza è europea e mondiale, non italiana”.

Per il latte, “non un litro dovrà essere sversato. Stiamo destinando 6 milioni di euro all’acquisto di latte crudo da trasformare in Uht, attraverso il Fondo indigenti, per impedire sprechi alimentari e sostenere allevatori e produttori”, dice Bellanova. “Ho proposto di prevedere nel decreto 50 milioni per affrontare anche tutte le altre eccedenze alimentari e dare sostegno alle persone più in difficoltà”.

Parlando dei provvedimenti, “le misure su cui stiamo lavorando vanno in questa direzione: liquidità; indennizzi agli agriturismi; snellimento nelle procedure degli anticipi Pac; sostegni economici alle imprese, anche con voucher, sul versante dei servizi tecnici; cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori agricoli e della pesca e tutele per i lavoratori stagionali senza continuità di rapporti di lavoro; rafforzamento delle indennità per il personale addetto ai controlli; voucher baby sitting per sostenere le famiglie, dare occupazione, evitare lavoro nero”, conclude la ministra.

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