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Il Movimento Riscatto diventa movimento nazionale e promuove lo Sciopero nazionale della Terra

Dopo l’importante risposta ottenuta oggi con la presenza di oltre 275 trattori di agricoltori aderenti al Movimento Riscatto provenienti dalle regioni di Basilicata e Puglia e la mobilitazione contemporanea di cinque regioni italiane: Campania, Sicilia e Sardegna, il Movimento Riscatto, diventa movimento nazionale.
“Oggi giornata interregionale di mobilitazione, è solo l’inizio di una fase nuova di mobilitazione nelle campagne. – dichiara Gianni Fabbris, coordinatore del Movimento – Nei giorni scorsi è esploso il malessere degli agricoltori e allevatori siciliani che con i loro sindaci in testa molte comunità rurali sono scese in piazza per dire basta al massacro delle aziende agricole e all’ipocrisia di una politica che si dice d’accordo ma poi non fa i conti con le regole fatte in questi anni che vogliono la morte delle aziende agricole.Il 95 % delle nostre aziende è indebitato non per incapacità di gestirle ma per le scelte folli fatte in questi anni. Cambiare verso dunque ripartendo da una norma nuova da contrattare in Europa che permetta il risanamento delle aziende, il rilancio del reddito. Basta con un agroalimentare senza più i nostri agricoltori. Basta con un Made in Italy dove non c’è più il frutto del nostro lavoro”.
Alle ore 12:30 in maniera congiunta in tutte le cinque piazze connesse via streaming è stato letto il testo di risoluzione unitaria di questa giornata di mobilitazione contro la crisi agrozootecnica con il quale viene promosso lo Sciopero nazionale della Terra entro quaranta giorni da oggi.
Sarà un grande appuntamento per Cambiare verso. Dopo la lettura del testo da parte di due agricoltori di Basilicata e Puglia il coordinatore, Gianni Fabbris, con una delegazione del Movimento Riscatto è partito per la Sicilia dove questa sera, insieme agli agricoltori di Vittoria sarà presente alla diretta Tv di Piazza Pulita su La7.

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