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Il verbale che non c’è. Scandalo al Dipartimento di Architettura dell’Università di Bari

I rappresentanti degli studenti di Architettura sono indignati e increduli davanti l’azione operata dal Direttore di Dipartimento, prof. Claudio D’Amato Guerrieri, il quale ha deciso di anticipare l’ingresso in tesi per gli studenti di un mese (da ottobre a settembre) togliendo loro un’intera sessione d’esame e ritardando il loro conseguimento della laurea.

Il discorso va avanti dal Consiglio di Dipartimento di novembre che vide per la prima volta la proposta del professor D’Amato e il rinvio della votazione da parte dei Rappresentanti degli Studenti, che più volte avevano fatto notare i problemi che questa modifica al funzionamento dell’ingresso in tesi avrebbe portato.

A seguito di scadenze ministeriali più urgenti che dunque richiedevano più attenzione, spesso non è stato possibile confrontarsi su questi temi in Consiglio e si è rinviata la discussione all’interno di commissioni non regolamentate e non tutelate da verbali.

I Rappresentanti degli Studenti hanno studiato i regolamenti didattici, la situazione attuale dell’ingresso in tesi e le possibile soluzioni alternative per ovviare al problema che obiettava il professor D’Amato: rendere i due laboratori di tesi eguali per quanto riguarda durata effettiva dei mesi.

La controproposta dei Rappresentanti non è mai neanche stata ascoltata e durante lo scorso Consiglio di Dipartimento, avvenuto lunedì 22/04 di quest’anno, il professor D’Amato ha dichiarato che non solo i rappresentanti non hanno mai proposto soluzioni alternative, ma si son dichiarati concordi a ciò che veniva proposto.

Di fronte a questioni così delicate per gli studenti, così come succede in altri Dipartimenti, sarebbe stato auspicabile un confronto con i rappresentanti al fine di trovare la soluzione più giusta e condivisa. Questo clima di dialogo e confronto è più volte venuto a mancare da parte del Direttore di Dipartimento che si è fatto carico di decisioni non condivise, portando per il suddetto lunedì 22 la proposta di modifica al regolamento didattico e all’accesso in tesi assolutamente non condivisa dai rappresentanti e dagli studenti, che hanno atteso in silenzio nel corridoio fuori l’Aula Magna ove il Consiglio era riunito.

In modo del tutto antidemocratico e completamente offensivo nei confronti degli Studenti, il professor D’Amato non ha permesso al Consiglio di votare e ascoltare la mozione alla proposta che portavano i rappresentanti.

La proposta del Direttore è stata votata e approvata, con solo i rappresentanti degli studenti contrari e alcuni professori astenuti.

Oggi la questione è stata portata in Senato Accademico, ove anche il Rettore (che già si stava preoccupando della situazione e aveva suggerito agli studenti delle vie di mezzo non prese in considerazione da D’Amato) si è dichiarato contrario, poiché è cosa che va contro il regolamento del Politecnico di Bari e alcune leggi italiane.

D’Amato ha ribadito che i rappresentanti erano concordi alla proposta, promettendo di portare alla luce verbali di commissioni ove le sue parole trovano la realtà dei fatti.

Come detto all’inizio, questi verbali non esistono.

LINK Bari – sindacato studentesco universitario

 

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