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Ilva di Taranto: Film Cisl incontra i lavoratori

Dalle 6,00 di questa mattina i delegati e gli esecutivi della FIM Cisl dell’ILVA di Taranto stanno incontrando i lavoratori, presso le portinerie A, D e TUBIFICI, per spiegare l’azione sindacale intrapresa volta a coniugare le ragioni del LAVORO con le ragioni della SALUTE e dell’AMBIENTE. Contestualmente i delegati e gli esecutivi della FIM Cisl stanno distribuendo un volantino illustrativo dal titolo:

AMBIENTALIZZAZIONE E LAVORO, FARE TUTTI SUL SERIO.

Il testo:

Dalla giornata di venerdì continuano a susseguirsi pareri della Magistratura, a diversi livelli (dai custodi, alla Procura, sino all’ultima decisione del Gip), di bocciatura del Piano d’interventi predisposto dall’Ilva.

Già al termine dell’incontro di martedì 18 settembre la Fim Cisl nazionale e di Taranto aveva giudicato il Piano troppo parziale e inadeguato rispetto agli obiettivi di ambientalizzazione e riqualificazione industriale, troppo distanti dalle prescrizioni dei custodi giudiziari e di quelle che immaginiamo scaturiranno dalla revisione nuova A.I.A., la cui istruttoria sarà chiusa il prossimo 30 settembre.

La Fim Cisl ritiene che sia da tempo scaduta la fase di tatticismi, annunci e risposte palliative agli obiettivi di ambientalizzazione e di salvaguardia occupazionale. Crediamo opportuno che l’azienda dimostri da subito la capacità di dare concretezza con misure immediate.

Riteniamo che la gran parte degli interventi, anche attraverso una loro periodizzazione, sia compatibile con l’attività produttiva e pertanto con la salvaguardia dell’occupazione.

In questa fase, il mercato siderurgico, a livello nazionale e internazionale, è molto competitivo e un totale stand by produttivo comporterebbe l’ulteriore perdita di quote di mercato che, in una fase successiva, non sarebbero riconquistabili.

Non abbiamo mai contrastato né messo in discussione le prerogative della magistratura e abbiamo sempre considerato un valore la sua autonomia d’intervento, la cui portata tuttavia, debba tener conto dei riflessi sociali che può determinare.

La Fim Cislha chiesto un incontro urgente all’azienda, per meglio comprendere le azioni che intende adottare per salvaguardare i livelli occupazionali nel rispetto di quanto disposto dalla Magistratura, inoltre, al Ministro Clini e al Governatore Vendola la convocazione del “Tavolo Ilva”.

Riteniamo, inoltre, che in questa fase sia necessario favorire una maggiore coesione e unità delle organizzazioni sindacali su questi obiettivi e, questa mattina, abbiamo fatto un appello a Fiom e Uilm  perché si costruisca urgentemente un terreno d’iniziativa comune.

È opportuno, tuttavia, che l’emotività non si trasformi in un’opportunità per creare un ulteriore confusione. Per questo è opportuno che ogni parte torni ad esercitare il proprio ruolo: il sindacato deve fare sindacato, l’azienda deve fare l’azienda, etc.

Questi giorni sono segnati dalla nostra più forte preoccupazione ma essa non dovrà mai lasciare il posto alla rassegnazione. Non accettiamo che a pagare il conto di ritardi, sottovalutazioni e furbizie siano i lavoratori.

Continueremo a lavorare perché prevalga il buon senso e il rapido raggiungimento degli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente e dell’occupazione.

A margine la FIm Cisl dichiara: In merito la protesta avviata ieri sera da alcuni lavoratori del reparto AFO5, i quali hanno occupato una “Torre” dell’AFO 5 (alta circa60 metri)la FIM Cisl di Taranto, che già da ieri è stata vicina ai manifestanti con le proprie RSU (monitorando la situazione), pur comprendendo il clima di esasperazione presente all’interno dello stabilimento, è fortemente preoccupata per queste proteste estreme, il cui dilagarsi metterebbe a serio rischio l’incolumità di ogni lavoratore, aggravando ulteriormente uno scenario già pesante.

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