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Ilva, la FIM CISL chiede l’inrervento di Monti

Dopo le novità di oggi relative all’ILVA di Taranto, la Fim Cisl sollecita una convocazione urgente da parte del Presidente del Consiglio Mario Monti. Dal 20 Novembre abbiamo inviato la richiesta d’incontro come Fim-Fiom-Uilm e Cgil-Cisl-Uil Nazionali e alla luce degli ultimi sviluppi è opportuno non far trascorrere altro tempo.

L’azienda ci ha appena comunicato la chiusura, pressoché immediata di “tutta l’area attualmente non sottoposta a sequestro” e ciò riguarda oltre 5000 lavoratori a cui si aggiungerebbero a cascata, nel giro di pochi giorni i lavoratori di Genova, Novi Ligure, Racconigi, Marghera e Patrica.

Il Presidente del Consiglio deve assumersi la responsabilità di garantire l’operatività dell’Aia per l’Ilva che per noi rappresenta la strada, nel rispetto delle prerogative dell’azione della Magistratura, per rendere lo stabilimento per la produzione di acciaio allineato alle più avanzate normative europee e per garantire il diritto alla salute ad un ambiente sano e al lavoro”.

Marco Bentivogli – Segretario Nazionale FIM CISL

 

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