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Imparola – All’Istituto comprensivo “Giovanni Pascoli” si studiano le lingue straniere con gli strumenti compensativi

Alla scuola Media dell’Istituto comprensivo Giovanni Pascoli di Matera le lingue straniere si studiano con gli strumenti compensativi. Da giovedì 10 aprile nella classe scelta per il progetto “Una scuola modello: dalla didattica per la dislessia alla didattica personalizzata”, si studieranno con i computer e i programmi compensativi sia la lingua inglese che la lingua francese. Il progetto “Una scuola modello: dalla didattica per la dislessia alla didattica personalizzata” è stato ideato e realizzato dalla sezione di Matera dell’Associazione italiana dislessia (Aid) e dal Centro logopedico psico-pedagogico Imparola, in collaborazione con l’Istituto comprensivo Giovanni Pascoli di Matera. Due le fasi in cui è diviso il progetto: una dedicata alla scuola primaria curata dalla sezione Aid di Matera e una dedicata alla scuola Media curata dal Centro Imparola. Da gennaio gli esperti di Imparola svolgono, per i ragazzi della Media, lezioni sull’utilizzo dei programmi compensativi, mostrando come la tecnologia possa aiutare i ragazzi nello studio sia a scuola che nei compiti a casa.

“In una prima fase – spiega Imma Bruno, vicepresidente e responsabile del settore software compensativi di Imparola – abbiamo installato i programmi che ci sono stati offerti con licenza di utilizzo gratuito da Anastasis sui computer dei ragazzi. Nelle prime lezioni abbiamo mostrato loro come impiegarli per studiare a scuola e a casa materie come italiano, storia, geografia, matematica e geometria. In tre mesi la loro capacità di utilizzo dei software è così alta che, su richiesta delle docenti della scuola, abbiamo deciso di ampliare questo metodo di studio anche alle lingue straniere”.

Nati per agevolare lo studio dei ragazzi con Dislessia, i programmi compensativi tipo “Supermappe” e “ePico” sono utile strumento di studio per tutti gli alunni. Software ideati per tutti i ragazzi, dalla scuola Media all’Università, i compensativi applicano la tecnologia allo studio: agevolano la creazione di mappe concettuali anche con la possibilità di introdurre fotografie, grafici e rimandi ai testi digitali, e tramite la sintesi vocale (una voce che legge i testi selezionati dall’utente) aiutano la memorizzazione della materia da studiare.

“E’ proprio la sintesi vocale – prosegue Imma Bruno – che rende gli strumenti compensativi adatti allo studio delle lingue straniere. Questi programmi prevedono la possibilità di tradurre e di leggere ogni testo nelle lingue più diffuse: inglese, francese, spagnolo e tedesco”.

Con lo studio delle lingue straniere tramite i programmi compensativi si aggiunge un ulteriore tassello al progetto “Una scuola modello: dalla didattica per la dislessia alla didattica personalizzata”. Progetto che mostra che si può e si deve integrare la didattica per i Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) con quella quotidianamente utilizzata in una classe. Permettere a tutti gli alunni di seguire una lezione e di fare i compiti a casa utilizzando gli strumenti compensativi, annulla le diversità, elimina la barriera fra i ragazzi con dislessia e il resto della classe e rende la scuola veramente inclusiva.

La fase dedicata alla scuola Media del progetto “Una scuola modello: dalla didattica per la dislessia alla didattica personalizzata” è stata realizzata grazie al fondamentale contributo di Anastasis.

 

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