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In 15 giorni un quadro certo di opportunità occupazionali per i ‘Gel’

Entro 15 giorni un tavolo coordinamento composto da Regione Basilicata e i vari enti di ricerca che hanno ospitato ricercatori del programma Gel metterà a punto un quadro di opportunità in grado di offrire sbocco alle esperienze maturate dai 51 giovani formati e che ancora non hanno trovato uno sbocco occupazionale più altri 6 ricercatori del Gel Alba. E’ lo sbocco a cui è giunta una riunione che si è tenuta questa mattina tra la Regione e gli stessi aneti, per iniziativa del presidente Vito De Filippo, a cui hanno preso parte anche l’assessore alla Formazione, Rosa Mastrosimone, e i direttori generali dei dipartimenti Presidenza della Giunta e Formazione, Angelo Nardozza e Liliana Santoro. Obiettivo dell’iniziativa, per usare le parole del Presidente De Filippo, una “chiamata alle responsabilità” delle varie realtà coinvolte nel progetto per offrire opportunità a queste giovani eccellenze lucane così come è già avvenuto per altri loro colleghi. Sui 92 giovani laureati con votazione non inferiore a 110 che hanno preso parte al progetto, infatti, circa 35 ha già trovato collocazione stabile nel mondo della ricerca o dell’impresa (presso realtà preesistenti o con iniziative proprie) e l’obiettivo del tavolo che si è insediato questa mattina è di rendere la cosa possibile anche per gli altri 51 Gel e i 6 Gel Alba. Tutti i partecipanti all’incontro, però, hanno sottolineato due concetti: il primo è che l’esperienza formativa è valida di per sé, consegnando ai ragazzi che vi hanno preso parte un vantaggio formativo e curriculare che rappresenta un’obiettiva condizione di vantaggio nel mondo del lavoro; il secondo è che anche le opportunità che si andranno a mettere in campo rappresenteranno un’occasione ma non avranno un esito scontato trattandosi, almeno per quanto riguarda i bandi presso le realtà pubbliche, di procedure di selezione di evidenza pubblica aperte a tutti, anche se i “gel” avranno modo di far valere la propria eccellenza. “Del resto – ha osservato l’assessore Mastrosimone – siamo tutti convinti che siano eccellenze vere, lo sono gli istituti di ricerca che sanno di aver bisogno di questi cervelli e lo sanno anche i ragazzi che hanno consapevolezza di avere gli strumenti per farsi valere”.

Quanto al quadro che sarà messo in campo e alle risorse per finanziarlo, sarà necessario attendere appunto che i lavori della “cabina di regia” insediata oggi diano frutto, ma in ogni caso si tratterà di un ventaglio di opportunità di tipo diverso. Ci saranno bandi di concorso, contratti di ricercatore, sostegno all’impiego presso realtà private o all’autoimpiego, creazione di nuove aziende con la formula dello “spin off” che vedrà gli enti di ricerca affiancarsi nel capitale agli stessi ragazzi in forma di partecipazione diretta. La “chiamata alla responsabilità” fatta dal presidente De Filippo, insomma, è stata raccolta con slancio dai rappresentanti degli istituti di ricerca (Agenzia Spaziale Italiana, Enea, Metapontum Agrobios, i quattro istituti del Cnr Imip, Imaa, Ibam e Igv, e dal progetto di ricerca Alba dell’Università). “Noi vogliamo dare continuità a questo programma che ha rappresentato un’innovazione in campo nazionale – ha spiegato De Filippo, ma sarebbe clamoroso se le eccellenze possono vivere e avere un futuro in Basilicata solo se la Regione mette i soldi e, di contro, tutto ciò di cui non si occupa la Regione Basilicata non abbia possibilità di esistere”. Il tavolo di coordinamento, per raggiungere gli obiettivi prefissati, potrà contare su un sufficiente quadro di risorse frutto dell’impegno della Regione e degli stessi enti di Ricerca, e composto in parte da misure già esistenti (come bandi di selezione già finanziati, voucher occupazionali e accordi di programma) in parte da nuove misure che saranno messe appositamente in campo.

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