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In risposta ad Alessandro Laterza, l’UdS Bari sul caro libri

studenti bariIn seguito all’articolo comparso a firma del Dr. Alessandro Laterza sulla Gazzetta del Mezzogiorno in merito alla questione del caro libri, nel quale ci venivano posti interrogativi e accuse abbiamo deciso di rispondere nel merito, evitando affermazioni di circostanza e provocazioni.

Evidentemente il vicepresidente per il Mezzogiorno di Confindustria non è a conoscenza dell’entità reale delle spese di uno studente medio all’inizio della scuola, denunciate dall’ONF (Osservatorio nazionale Federconsumatori) e da Codacons, i cui rapporti evidenziano gli aumenti nel costo di libri di testo e corredo scolastico. L’aumento del 6% delle spese e i costi di 728,60 € per i libri della scuola superiore e di 1189,60 € a famiglia per i corredi scolastici sono tratti infatti dai loro rapporti, fonti sicuramente più autorevoli di noi.

Non abbiamo infatti registrato noi stessi i dati, ma possiamo testimoniare dopo nove anni di organizzazione di questa iniziativa, che i costi dei libri sono lievitati annualmente e senza freni. Tutto ciò è avvenuto a Zona Franka, che non è un punto vendita di libri usati, bensì un centro servizi e spazio sociale studentesco, da anni aperto in città, luogo d’incontro, discussione e condivisione per le studentesse e gli studenti baresi, all’interno del quale mettiamo in pratica forme di mutualismo, come le lezioni di italiano per migranti, ripetizioni sociali, dibattiti e incontri, oltre al mercatino del libro usato.

Organizziamo da tanti anni un mercatino dei libri usati, nè per profitto, nè per business, ma semplicemente perchè siamo studenti delle scuole superiori che provano assieme a risolvere un problema collettivo. Possiamo testimoniare che negli anni abbiamo visto tante edizioni cambiare, con contenuti identici e codici ISBN differenti, causa per cui studenti e famiglie comprano spesso libri nuovi e costosi.

Non possiamo infine che essere d’accordo rispetto al fatto che ridurre il costo dei libri di testo non sia una soluzione, bensì un “tampone”. Sosteniamo infatti fermamente il progetto messo in campo dal Comune di Bari attraverso il sostegno dell’ Ass. Losito alla nostra proposta per l’adozione del comodato d’uso sui libri di testo: un esempio di risposta concreta sul tema del diritto allo studio. Siamo infatti studentesse e studenti che da anni si battono per il diritto allo studio in Puglia, viviamo all’interno di scuole sempre più elitarie e chiuse, nelle quali l’edilizia scolastica è quantomai precaria, che tentano di imporre il contributo volontario; in città dove i trasporti costano sempre di più e gli spazi per gli studenti non esistono.

Unione degli studenti Bari

 

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