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Inaugurata la mostra sul Palio di Sasso di Castalda

E’ stata inaugurata lunedì 23 maggio la mostra sul “Palio di Sasso” di Castalda a Potenza, nelle scale mobili di via Armellini. Otto pannelli espositivi, di notevole impatto grafico, che illustrano i tratti essenziali dell’evento inedito che animerà Sasso di Castalda il 4 e 5 giugno prossimi. L’inaugurazione è stata salutata da Vito Santarsiero, Sindaco della città di Potenza, che pure si prepara in questi giorni ad un’altra rievocazione storica, quella della sfilata dei Turchi, che condivide con il Palio di Sasso le radici nella storia e un’anima popolare. A rappresentare, poi, il piccolo centro del Melandro, il Vice Sindaco, Maria Teresa Labriola, che ha sottolineato lo sforzo dell’amministrazione comunale nell’aver riqualificato un’intera area del borgo, dove oggi sorge il “Parco dei Giochi Tradizionali”, il luogo appunto in cui si svolgerà il Palio, dedicato a “Iqbal Masih”, un bambino pakistano simbolo dell’infanzia negata.

Ma l’evento non si propone come attrattore turistico solo per il comune di Sasso, ma anche per l’intero territorio del Parco dell’Appennino Lucano, i cui comuni, come ha detto il commissario Domenico Totaro, presente all’inaugurazione, saranno coinvolti da un’iniziativa legata al Palio, ossia le “Olimpiadi dei giochi tradizionali”, segno di una volontà degli organizzatori di fare sistema con le altre comunità del Parco. Alla presentazione ha partecipato anche il commissario straordinario dell’ALSIA, Domenico Romaniello. L’Agenzia di sviluppo e innovazione in agricoltura sarà presente alla manifestazione con un convegno sulla valorizzazione del suino nero, che è anche uno dei simboli del Palio, in quanto elemento centrale – il suino – della sussistenza delle popolazioni contadine di un tempo e oggetto oggi di recupero della razza e di reinserimento nell’economia delle aziende zootecniche.

Infine, Nicola Laurenza, presidente dell’Associazione “il Quadrante” che ha organizzato il Palio, ha illustrato gli otto pannelli che compongono la mostra. Pur non nascondendo l’emozione del debutto, Laurenza si è soffermato sulla valenza educativa, oltre che rievocativa, del Palio. Il gioco tradizionale, infatti, porta con sé storia e valori che le giovani generazioni, attraverso l’intrattenimento ludico, possono fare propri. Nel grande contenitore del Palio di Sasso ci sono moltissimi elementi di forza: dall’attrazione turistica e dalla valorizzazione del territorio, alla riqualificazione di un piccolo borgo, quale è Sasso, dal mantenimento delle tradizioni popolari all’impegno verso i giovani. La mostra rimarrà aperta dal 23 maggio al 5 giugno, nell’attesa del grande appuntamento del 4 e 5 giugno con il “Palio di Sasso” di Castalda.

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