CronacaPuglia

Inchiesta escort, Laudati si difende al Csm e va al contrattacco

E’ durata circa quattro ore e mezza l’audizione al Csm del procuratore di Bari Antonio Laudati, accusato dall’ex pm Giuseppe Scelsi di ritardato l’inchiesta sul giro di escort portate da Gianpaolo Tarantini nelle residenze del premier Berlusconi. Alla fine dell’audizione, Laudati ha tirato un sospiro di sollievo: ”Sono molto tranquillo e molto soddisfatto. Sono riuscito a ricostruire la verità dei fatti smentendo tante falsità e calunnie sul mio conto e diffuse a mezzo stampa”

Durante l’audizione, Laudati ha ricostruito ogni singola tappa della vicenda fin dalla sua nomina a procuratore, decisa all’unanimità dal Csm nel maggio 2009, un mese prima che l’inchiesta escort fosse pubblica. Scelsi accusa il suo procuratore di ritardi, omissioni e depistaggi.

Antonio Laudati ha annunciato che denuncerà per calunnia il magistrato barese Giuseppe Scelsi e il colonnello della Guardia di Finanza, Salvatore Paglino. Quest’ultimo, dal nucleo di polizia tributaria di Bari, coordinava le indagini su Gianpaolo Tarantini e il giro di escort a Palazzo Grazioli. A Paglino Laudati contesta il resoconto che il colonnello fece di una riunione tenuta dal procuratore il 26 giugno 2009 negli uffici della legione Allievi della Guardia di Finanza a Bari sull’inchiesta escort. Paglino scrive che Laudati aprì la riunione premettendo che le indagini di Bari avevano creato preoccupazione nelle istituzioni, e che la sua stessa presenza a Bari era fortemente voluta dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, al quale egli stesso aveva garantito una soluzione. Secondo Paglino, Laudati manifestò l’intenzione di stabilire una strategia per preservare la riservatezza delle indagini attraverso la creazione di ‘una struttura di riferimento’ per tutte le informazioni ‘potenzialmente influenti sul profilo istituzionale delle persone coinvolte’ che andavano comunicate al procuratore. Inoltre, Laudati parlò di ‘un periodo di congelamento della parte di indagine riferita alle escort fino alla data del suo insediamento ufficiale alla procura di Bari’.

 

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