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Incontro e bilancio per l’edizione 2011 della festa della Bruna

Il comitato festeggiamenti in onore di Maria SS della Bruna ha incontrato la stampa, ma questo è solo il primo incontro a calendario che possiamo definire post-festa. Si traccia un bilancio. Tante le novità che hanno registrato un alto indice di gradimento tra il pubblico, primo fra tutti il calendario festeggiamenti lungo circa 20 giorni. Tale iniziativa ha permesso di far “vivere” la festa in una città che si è presentata viva, pronta a divertirsi, capace di apprezzare tutte le proposte musicali ed artistiche, che hanno fatto da cornice al giorno più lungo…ovvero il 2 luglio. Il ritorno della tradizione della Brunetta, il 9 luglio, ancora una carte vincente, così come le iniziative per raccogliere fondi privati, quali la lotteria, i biglietti prestampati, il merchindising a tema. Tutte strategie che hanno raddoppiato la voce delle entrate rispetto allo scorso anno, infatti sono stati raccolti dai privati circa 65mila euro, rispetto ai circa 30mila dello scorso anno. Ma la buona riuscita per il Comitato non è sinonimo di punto di arrivo, ma solo una buona partenza. Infatti per l’anno prossimo, tra gli aspetti da migliorare, i fuochi pirotecnici. Quest’anno complice il vento e le minacce di pioggia, sono stati in forse fino all’ultimo momento. Poi una volta partiti in notevole ritardo, hanno lasciato un po’ l’amaro in bocca per i più attaccati alla tradizione, per come sono stati gestiti. Un altro aspetto su cui lavorare, lo ha evidenziato don Vincenzo Di Lecce, che lo ha riassunto con l’espressione crisi educazionale. I materani non hanno superato a pieno voti la prova di rispetto per la tradizione e buona educazione. Infatti, le voci cittadine hanno lamentanto l’assalto anticipato al carro, peggio poi da parte di chi avrebbe dovuto proteggerlo. Altra bocciatura per gli adulti è arrivata durante la Brunetta. I genitori hanno interferito con il momento clou, assaltando il carro insieme ai bambini. Gesto assolutamente condannato. Durante la chiacchierata con la stampa sono state invece due le proposte avanzate, primo riuscire a “smilitarizzare” il più possibile la festa. Vedere le forze dell’ordine in tenuta antisommossa fa male al cuore dei tradizionalisti, l’invito è pertanto quello di riuscire a trovare forme di collaborazione e una buona dose di fiducia “nei materani”, tali da aprire la serrata messa in campo dalle forze dell’ordine. Secondo punto poi, la Cattedrale. Si è chiesto a gran voce la riapertura della Cattedrale, non solo per la festa della Bruna, ma perchè la chiusura prolungata potrebbe eliminare la Chiesa dai luoghi di culto abitudinari dei materani. Una disaffezione sarebbe un ulteriore danno, che si aggiungerebbe a quello che ogni giorno si registra sul fronte turistico. Ma il problema più grande per il Comitato è la pesante eredità giudiziaria. Sono infatti tre, al momento le cause di cui i membri sono venuti a conoscenza e di cui non vi era traccia. Tre cause per risarcimento danni, la più vecchia risale al 1997 ed il risarcimento ammonta a circa 17mila euro, di seguito la seconda causa, risarcimento per più di 24mila euro e la terza si attesta intorno ai 20 mila euro. Non si esclude potrebbero arrivare notizie di altre cause in corso. Le precedenti gestioni non hanno dato comunicazione in merito, e peggio, non si sono mai presentati in Tribunale, trascurando il tutto. Ora l’attuale comitato ha in corso un pignoramento che ha bloccato i conti correnti, i finanziamenti pubblici in arrivo, pregiudicando tutta la situazione, che invece aveva i presupposti, anzi i numeri per chiudere il bilancio in pari se non proprio in attivo.

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