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Incontro su ‘Tito Schipa’ Lecce con Liviano e Negro

La strada che dovrà portare al salvataggio dell’Orchestra Ico “Tito Schipa” di Lecce, alle prese con una grave crisi economica, sembra essere quella politica, dal momento che la soluzione tecnica rischia di essere compromessa. La delicata situazione della Ico “Tito Schipa” è stata al centro di un incontro convocato a Lecce dall’assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia, Gianni Liviano, e al quale hanno partecipato, invitati, l’assessore regionale Salvatore Negro, il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, il sindaco del Comune di Lecce, Paolo Perrone, con l’assessore al Turismo Luigi Coclite, i consiglieri regionali leccesi di maggioranza e di opposizione (per il centrosinistra ha risposto all’invito il consigliere Sergio Blasi; le opposizioni erano rappresentate da Andrea Caroppo, Saverio Congedo e Luigi Manca) .
Incontro nel corso del quale l’assessore regionale Liviano ha ribadito la volontà della giunta Emiliano di dare soluzione all’annosa questione della “Tito Schipa” senza, però, pericolosi salti nel buio.
La Regione, pur non avendo competenze specifiche, è pronta ad intervenire in soccorso dell’orchestra ma di fronte c’è una situazione di emergenza dal momento che la Ico, ha visto la revoca da parte del Ministero del finanziamento Fus di 497mila euro, in un primo momento ottenuto, perché nel frattempo aveva proceduto al licenziamento degli orchestrali. Revoca contenuta in un decreto del Ministero dei Beni culturali.
L’orchestra, per poter portare a termine la stagione e accedere ai finanziamenti del Fus (circa 497mila 590 euro) ha bisogno di un contributo straordinario di 300mila euro che le consenta di realizzare la programmazione necessaria. La Regione, attraverso Puglia Sounds, ha finora garantito una tranche di 100mila euro per consentire di portare a termine gli appuntamenti in programma per il mese di ottobre. Ma servono almeno altri 200mila euro che sia la Provincia di Lecce che il Comune del capoluogo salentino hanno dichiarato, nel corso dell’incontro, di non essere in grado di erogare. La Regione potrebbe garantire questa ulteriore somma solo e soltanto a condizione che la Ico “Tito Schipa” venga riammessa al Fus. Una questione tecnica di non poco conto per superare la quale occorre una soluzione politica che solo il Ministero può mettere in campo.
“Ho già chiesto – ha spiegato l’assessore Liviano al presidente Gabellone, al sindaco Perrone, all’assessore Negro e ai consiglieri regionali leccesi presenti – un incontro al nuovo direttore generale del Ministero, il cui insediamento avverrà il prossimo 15 ottobre, al quale chiederò, a fronte della disponibilità della Regione di garantire gli ulteriori 200mila euro, di riammettere al Fus la “Tito Schipa” di Lecce e salvare, così, i posti di lavoro. In caso contrario la strada si fa decisamente in salita. È chiaro – ha concluso l’assessore Liviano – che per il futuro occorre prevedere formule alternative e innovative per evitare che la problematica si ripresenti in tutta la sua drammaticità anche perché non tocca certamente alla Regione intervenire in una vicenda in cui gli attori sono altri”.

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