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Infrastrutture di Basilicata in chiaroscuro, le riflessioni di Nicola Locuratolo

Siamo disperati, disillusi e senza …futuro?

Dopo la denuncia sulla Stampa locale di Pino Giordano (UGL) sulla assenza del treno per tutto il territorio ionico, ieri , il 31 Gennaio 2020, il Quotidiano del Sud titola in prima pagina “La Napoli-Bari vale 17 miliardi” ed a pag.4 , su sei colonne titola “Rfi boccia la nuova Matera-Bari”.

Si legge e si rimane increduli; dopo tanto parlare e con questi risultati, siamo spacciati, non si può sperare in un futuro meno che roseo, anzi siamo forse in regressione; per noi il treno “temporal” e viaggia non verso il futuro,ma verso il passato.

Ci avviamo alla fine dell’articolo ed, alla fine del terzultimo capoverso si legge: “…e realizzazione di un raccordo per il collegamento diretto dei treni provenienti da Potenza verso la costruenda linea Ferrandina-Matera (lunetta di Ferrandina).(?!) Evviva, e ve lo spiego dopo.

Oggi,1 Febbraio 2020, non abbiamo ancora finito di leggere queste due pagine ed appena cominciato a scrivere questo articolo che vediamo, sulla pag.6 del Quotidiano del Sud, l’intervento del Segretario della CGIL, Nicoletti, che vede l’opportunità del collegamento della Ferrovia per Gioia del Colle. E siamo ancora nella cecità più assoluta.
Lo stesso Nicoletti nel penultimo capoverso, fa riferimento all’apertura della ZES Pisticci-Ferrandina (retroporto di Taranto) che, quando comincerà a muovere i primi passi, non troverà la possibilità di utilizzare una linea ferroviaria di A.C. (Alta Capacità), con treni di 750 metri di lunghezza e dovrà utilizzare la “gomma” per veicolare le merci e questo dovrà scaricarsi sulla Basentana per andare verso Salerno e conseguente autoSole e sulla Bradanica per raggiungere Foggia.
La conseguenza immediata sarà un tale incremento di vittime della strada che, forse, convinceranno sulla opportunità del collegamento ferroviario di A.C. Mi-PA (via Matera) con il recupero della tratta ferroviaria Gravina-Spinazzola-Minervino Murge- Cerignola-Foggia.

C’è già la richiesta delle popolazioni dell’Alta Murgia di collegamento ferroviario con Matera (si tratta di un bacino di utenza di oltre 400.000 anime); questa soluzione consente inoltre a due comuni pugliesi (Minervino Murge e Canosa di Puglia) privi in toto di ferrovia di potersi collegare
anche loro finalmente al…treno.

Ed allora guardiamo al futuro prossimo, ma con lungimiranza per tutto il Sud/Italia.

                                                                    Nicola Locuratolo

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