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Intervento dell’assessore Negro al convegno ‘Donne operatrici di pace’

“Chi genera vita sicuramente non può che essere contro la guerra”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale al Welfare Salvatore Negro nel suo intervento al convegno internazionale “Donne operatrici di pace per una cultura dell’incontro e del dialogo” che si è tenuto nel pomeriggio di oggi nella sala Aldo Moro dell’Ateneo di Bari. L’iniziativa è stata promossa da Wucwo/Umofc (Unione mondiale organizzazioni femminili cattoliche), assieme a Fiac (Forum internazionale Azione cattolica) e Ac italiana.
“Se partiamo da ciò che considero pace e guerra, sia storicamente che biologicamente, le donne sono la testimonianza vivente dei principi della nonviolenza”, ha sottolineato l’assessore Negro. “È pace tutto ciò che è creativo, costruttivo, che dilata lo spazio e il tempo della vita, che associo al femminile, capace di generare la vita, di dare cura e nutrimento. Le dimensioni dell’attesa, della cura, della creatività e del dono (della nascita) sono pratiche femminili. Riconoscere questo non vuol dire cadere o rafforzare l’immagine stereotipata della donna tutta bimbi, casa, serenità etc. ma ammettere invece un ruolo importante a cui la donna deve essere chiamata nella costruzione dei percorsi di non violenza e nei processi di pace. Le donne hanno sempre avuto un ruolo decisivo nel limare le tensioni, nel costruire ponti, nel donare aiuto per lenire la sofferenza, nel contrastare la violenza e nel promuovere la pace. Nessuna discussione può essere quindi valida, nessun risultato può essere conseguito senza il coinvolgimento delle donne.
La loro partecipazione è cruciale sia nell’applicazione delle misure di sicurezza dirette – l’intervento armato, le misure antiterrorismo, l’impegno nel tracciare il percorso di una pace sostenibile – sia per contrastare minacce meno eclatanti ma altrettanto devastanti (le epidemie globali, i traumi post-bellici, i rischi legati al degrado ambientale)”. L’assessore Negro ha chiuso il suo intervento con le parole di Papa Francesco: “Occorre guardare la realtà con occhi diversi, perché gli uomini riconoscano le capacità specifiche delle donne e collaborino con loro”

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