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Intini-Bradanica: dov’è finita l’Anas?

“Sul caso Intini-Bradanica bisogna fare presto e soprattutto bisogna fare bene perché non possiamo permetterci di perdere un altro grande cantiere e altri posti di lavoro in un territorio già martoriato dalla crisi economica e dalla disoccupazione di massa”. È quanto sostiene il segretario regionale della Filca Cisl, Franco Pantone, che condivide la proposta lanciata dal presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, di convocare un tavolo di crisi in prefettura con il coinvolgimento di tutti gli enti coinvolti a vario titolo nella vicenda, a partire dall’Anas, che, accusa Pantone, “sulla vicenda ha evidenziato un silenzio quanto meno singolare”. “Ci sono circa sessanta lavoratori della Intini, tra operai e tecnici, che rischiano di restare senza lavoro se non si interviene rapidamente e lo stesso destino – fa notare Pantone – potrebbe toccare ad altrettanti lavoratori delle ditte subfornitrici con in più l’aggravante che questi ultimi non potrebbero accedere agli ammortizzatori sociali, sommando al danno la beffa”. Pantone invita i vertici Anas a fare chiarezza sulla continuità dell’opera. “Noi non permetteremo che la Bradanica si trasformi nell’ennesima strada di nessuno, vogliamo garanzie che Intini o non Intini i lavori proseguano speditamente e che i soldi stanziati restino a disposizione del completamento della strada. Tocca all’Anas in quanto stazione appaltante – conclude il segretario della Filca – stabilire insieme agli enti coinvolti e alle parti sociali, quale percorso intraprendere per non buttare alle ortiche un’opera infrastrutturale di importanza strategica per il territorio materano”.

 

 

 

 

 

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