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‘Io Sono Cultura 2016’: Symbola-Unioncamere traccia la geografia in Italia della cultura

“Aver investito in cultura e creatività sta dando buoni frutti. Per la prima volta la Puglia è tra le prime regioni italiane – unica del Sud – a registrare un aumento significativo dell’occupazione in questo settore. Un risultato che ci incoraggia a fare sempre più e meglio per custodire le bellezze di cui la regione è ricca, far crescere i nostri talenti, attrarre nuovi visitatori e investimenti, sempre in armonia con l’identità della nostra terra. Un risultato che premia la scelta di essere stata l’unica regione italana ad istituire un distretto produttivo sulla cultura e la creatività”. Con queste parole il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha commentato i dati del Rapporto 2016  “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, presentato ieri da Fondazione Symbola e Unioncamere.
La Puglia per la prima volta compare a livello nazionale al quarto posto per crescita del numero degli occupati nell’industria creativa, registrando + 0,31% , dopo la Valle d’Aosta (0,96), il Trentino Alto Adige (0,44) e l’Emilia Romagna (0,43), seguita dalla Lombardia (0,28). Nello stesso periodo l’Italia ha registrato un incremento dello 0,1%.
“Io sono cultura”  racconta un pezzo di Italia che punta sulla cultura  e dimostra, dati alla mano, che con la cultura si mangia, eccome. E si costruisce il futuro. E in questa Italia compare  per la prima volta anche la Puglia, unica regione del Sud, per percentuale di crescita dell’occupazione e del volume d’affari con complessivamente 57.600 lavoratori ed un fatturato nel 2015 di 2,6 miliardi di euro.
Secondo Fondazone Symbola e Unioncamere il valore trainante delle imprese del sistema produttivo culturale italiano  che contamina  il resto dell’economia, con un effetto moltiplicatore pari a 1,7: per ogni euro prodotto dalla cultura, cioè, se ne attivano 1,7 in altri settori. La cultura e la creatività, poi, mettono il turbo alle imprese: chi ha investito in creatività(impiegando professionalità creative o stimolando la creatività del personale aziendale) ha visto il proprio fatturato salire del 3,2% tra il 2013 e il 2014; mentre tra chi non lo ha fatto il fatturato è sceso dello 0,9%.
“La Regione Puglia crede fermamente nelle possibilità di sviluppo del territorio legate alle industrie culturali e creative – commenta l’Assessore allo Sviluppo Economico, Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone – Il sistema culturale e creativo pugliese si posiziona tra i segmenti importanti dell’economia, la fotografia che ci restituisce la ricerca della Fondazione Symbola ci mostra questa incoraggiante crescita occupazionale nel 2015. I presupposti per consolidare e sviluppare il sistema ci sono tutti.
La Puglia continuerà a puntare sui suoi talenti, rinnovare le sue tradizioni col linguaggio dell’innovazione e della green economy; guardare all’estero tenendo ben saldi i piedi sui territori, nelle comunità e nei distretti; scegliere la bellezza e la cultura. Le imprese pugliesi più illuminate, siano industrie culturali, industrie creative, performing arts e arti visive,  o attività legate alla gestione del patrimonio storico artistico o produzioni di beni e servizi a driver creativo,  hanno già colto segnali che ci parlano del futuro.
La Regione è al fianco delle imprese con il distretto produttivo Puglia Creativa e Dialogo per raggiungere nuovi e sempre più grandi obiettivi. Oggi stiamo puntando  sempre di più ad investimenti sulla cultura ed i beni culturali per creare economia e lavoro nella  convinzione che aumentando il patrimonio di cultura e conoscenza della comunità aumenti anche la capacità di generare nuove economie e nuove prospettive”.

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