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La Cets al centro della 60esima assemblea nazionale Ada

È stata la Carta Europea del Turismo Sostenibile il tema centrale del convegno tenutosi oggi a Viggiano, presso l’Hotel kiris, nell’ambito della tre giorni che l’Associazione dei Direttori d’Albergo ha organizzato per la sua 60esima Assemblea Nazionale. Un appuntamento molto importante per la categoria, che ha visto i partecipanti, provenienti da diverse parti d’Italia, confrontarsi sul tema “I Parchi Lucani e la CETS”, occasione buona per approfondire i contenuti e le potenzialità di questo strumento, ascoltando anche le esperienze di aree protette che sul tema del turismo sostenibile hanno già maturato risultati importanti. Dopo i saluti del presidente di ADA Basilicata Michele Tropiano, e del sindaco di Viggiano Giuseppe Alberti, il presidente del Parco dell’Appennino Lucano Domenico Totaro ha introdotto il tema con una articolata relazione che ha ripercorso le tappe della crescita del turismo legato alla natura e all’ambiente nella nostra regione, partendo dal gap infrastrutturale e legislativo che ne ha condizionato l’evoluzione e che oggi, grazie anche all’azione congiunta dei Parchi, si sta lentamente recuperando. Fondamentale in questo processo è, secondo il presidente Totaro, il cambiamento di prospettiva apportato dal rinnovo della L.394, la Legge Quadro sulle Aree Protette, che “affida ai Parchi, insieme alla funzione fondamentale di salvaguardia e protezione della natura, anche quella di favorire lo sviluppo del territorio, con i conseguenti risultati positivi sulle aree interne lucane, prima escluse dagli interessi turistici, gravitanti soprattutto su Matera e Maratea”, oltre che sulla fascia jonica. Prende corpo, così, il binomio natura e turismo, ha sottolineato Totaro, “e nasce l’idea di un turismo ecosostenibile in cui la salvaguardia della natura è finalizzata anche alla promozione”. In conclusione il presidente del Parco ha auspicato che il “percorso della CETS possa prendere corpo anche nelle altre aree protette lucane, in modo da fare un solo sistema e accrescere il brand del turismo verde made in Basilicata”. A incoraggiare tale prospettiva hanno contribuito gli interventi di Antonello Zulberti, della giunta esecutiva di Federparchi, e di Marco Katzemberger, entrambi provenienti dal Parco Adamello Brenta, che hanno presentato l’esperienza del turismo di qualità nell’area protetta del Trentino. Un’analisi approfondita dei flussi turistici e dell’incidenza della richiesta di natura, è stata quella presentata da Flavia Coccia del Centro Studi Unioncamere, supportata da numeri e tabelle di confronto che hanno evidenziato il cospicuo peso del capitale natura sull’offerta turistica italiana e la forte stagionalizzazione di cui il comparto turistico nazionale soffre. Brand unico dei Parchi, per evitare la parcellizzazione dell’offerta, e potenziamento delle peculiarità enogastronomiche, possono essere, secondo l’esperta, la via giusta per far fruttare al meglio la green economy. Il tema dell’incontro è stato poi approfondito nel corso di una tavola rotonda a cui hanno preso parte anche Gianpiero Perri, dell’Apt Basilicata, il Presidente di Confcommercio Potenza Fausto De Mare, il Presidente Nazionale ADA Franco Arabia, e il Dirigente del Ministero dell’Ambiente Maria Carmela Giarratano. Secondo quest’ultima, innovatività e creatività sono i punti di forza grazie ai quali la mission principale delle aree protette si coniuga con un asset di sviluppo legato al potenziamento dei turismi.

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