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La CISL-FP da sempre portavoce dei problemi dei lavoratori del San Carlo

“E’ partito il conto alla rovescia per le elezioni Rsu della Funzione Pubblica fissate per i giorni 5 – 6 e 7 marzo, saranno giorni intensi per tutti coloro che vogliono vivere questa occasione come una forma di partecipazione, per quanti credono nella costruzione di un metodo nuovo di fare sindacato investendo nella capacità di guidare le trasformazioni del presente e di guardare con fiducia al futuro e, di contro, si assiste a forme vergognose di pura campagna elettorale che speculano su una situazione di disagio già conclamata nell’Azienda Ospedaliera San Carlo.” È quanto afferma il Segretario Regionale Cisl-Fp Comparto Sanità – Pasquale Locantore – replicando ad un articolo uscito nell’edizione del 3 marzo del Quotidiano della Basilicata dal titolo “Pochi e molto demotivati” .

 

Lo stesso Locantore continua dicendo che “la carenza del personale infermieristico e degli operatori socio sanitari è sempre stato uno degli argomenti prioritari del confronto sindacale, ovviamente nelle sedi appropriate e non sulle pagine dei giornali, da parte della Cisl, che è bene ricordare nell’Azienda Ospedale San Carlo rappresenta il primo sindacato per numero di iscritti e, vista la pochezza di valori manifestata con questo articolo dalle altre sigle sindacali, penso ne sia chiaro il motivo”.

 

“A tal proposito,sottolinea il segretario Locantore, potrei dimostrare prima al personale infermieristico e a quello Oss e poi ai tanti utenti del nosocomio potentino, nonché ai lettori del Quotidiano, quante e quali azioni la Cisl-Fp ha saputo mettere in campo per tutelare le istanze del personale e poi la dignità del malato, una sola prova può essere rintracciata nelle varie assemblee tenutesi nei giorni scorsi nelle diverse U.O., ad esempio in quella di Medicina Generale, di Gediatria e del Laboratorio di Emodinamica, proprio per affrontare la criticità della carenza di personale, ma dato che ritengo l’articolo apparso una pura strumentalizzazione elettorale, rimando questo eventuale appuntamento di confronto all’8 marzo, giorno in cui le urne sono ormai abbondantemente chiuse. Purtroppo però – conclude Pasquale Locantore – dopo aver letto il comunicato stampa non posso evitare di esternare la mia profonda delusione per l’atteggiamento sostenuto dalla CGIL, Uil e Fials probabilmente perché ero convinto che gli altri sindacati avrebbero saputo accogliere questa “sfida elettorale” come un momento di crescita nel quale ogni lavoratore è chiamato a concorrere, portando le proprie idee, il proprio entusiasmo , la voglia di farsi sentire e di fare un pezzo di strada insieme ad altri, senza impantanarsi in obsolete logiche ideologiche che fanno male davvero alla motivazione del personale molto più di un doppio turno.”

 

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