CronacaPuglia

La Corte d’Appello di Lecce rigetta la richiesta di revisione del processo nei confronti di Francesco Cavallari

La Corte di appello di Lecce ha rigettato la richiesta di revisione del processo a carico dell’imprenditore Francesco Cavallari, l’ex ‘re Mida’ della sanità pugliese, che nel 1995 patteggiò una condanna a 22 mesi di reclusione per associazione mafiosa, falso in bilancio, abuso e corruzione. Ai giudici salentini la Cassazione aveva chiesto di esaminare la richiesta di revisione. In attesa delle motivazioni la difesa ha annunciato l’impugnazione. Il procedimento è quello sui presunti intrecci tra mafia, affari e politica. Sulla vicenda pende ancora il ricorso in Cassazione contro il non luogo a procedere per prescrizione nei confronti di Paolo Biallo (già manager delle ex Ccr, nonché cognato di Francesco Cavallari) e del boss barese Savino Parisi, uno degli stralci del procedimento ‘Speranza’, che rispondevano del reato di associazione mafiosa in concorso con Cavallari e che non sono mai stati giudicati nel merito perché i reati erano prescritti prima ancora che iniziasse il processo.

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