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La critica della CSAIL ai lavori COPAM

“Il motivo dell’insuccesso della Conferenza Ambiente e Territorio, costata una cifra, non è più un segreto ma è stato svelato, forse inconsciamente, dallo stesso Governatore-sceicco, che nella presentazione del libro di Antonio Bassolino a Potenza si è richiamato al modello ‘bassoliniano’ di gestione della Regione, indicandolo come esempio. E’ chiaro che applicando quel modello, il risultato, come nella gestione della ‘monnezza’, non può che essere tutto fumo e niente arrosto, o meglio tante belle promesse (come quelle di liberarsi dei rifiuti) e niente fatti”. E’ il commento del presidente del CSAIL Filippo Massaro che oggi ha seguito a Viggiano i lavori della COPAM.

“E’ la personalizzazione sino alla leadership individuale, proprio come è stato nell’era di Bassolino – dice Massaro – a produrre gli effetti di una politica asfittica e di una Conferenza che nonostante grandi esperti, scienziati, petrolieri di professione, ha ruotato intorno al Governatore autentico precursore di quella svolta che l’ufficio stampa di regime tenta di accreditare nella gestione dei complessi problemi riferiti al petrolio. Qualche politologo e sociologo l’ha battezzata “macroleadership”: il risultato come per l’esperienza Bassolino in Campania, che comunque ci ha lasciato, (chissà come e perchè), qualche suo parente e collaboratore nei nostri uffici, a partire dall’Arbea, è di svolgere ogni tipo di iniziativa per affermare una supremazia di progettualità e per dare l’impressione che comunque si discute e si informa, sia pure “a pagamento” sui giornali regionali e a senso unico, e facendo credere nel successo con 4mila contatti web, forse fasulli e tutti da dimostrare, proprio come Gheddafi deve dimostrare i suoi fedeli al regime. A quanti indicano nel ‘berlusconismo’ il male dell’era contemporanea del Paese consigliamo di studiare il ‘defilippismo’, solo così sapremo la verità sulla disastrata Basilicata.

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