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La lista ‘Per il bene comune’ critica nei confronti della nuova amministrazione a Tricarico

Quarantacinque giorni dopo le elezioni amministrative del 15 e 16 maggio scorso, fa sentire la sua voce “Per il Bene Comune”, la cosiddetta terza lista che, insieme a “Cristianamente Riprendiamo a Dialogare” e a “Centrosinistra per Tricarico”, aveva partecipato alla competizione elettorale. In un volantino fa il punto della situazione sui “… Primi Passi”, così titola, dell’amministrazione comunale del vice sindaco, facente funzioni di sindaco, Rocco Dabraio, essendo, com’è noto, il sindaco Antonio Melfi stato sospeso dalla carica dal prefetto di Matera per problemi giudiziari. “Siamo prossimi al traguardo dei primi cento giorni di lavoro della nuova amministrazione comunale – esordisce “Per il Bene Comune” – e l’immagine che appare agli occhi di tutti è quella di un’amministrazione paralizzata e prigioniera dei problemi giudiziari della sua pendolare Guida spirituale (il riferimento è al sindaco sospeso Antonio Melfi, residente a Roma, ndr). Purtroppo per qualcuno, il risultato delle votazioni è stato modificato dal prefetto con una legittima sospensione dalle pubbliche funzioni del sindaco eletto e pertanto, non potendo assistere nei nostri cieli al volo dell’aquila, speriamo di veder volteggiare almeno qualche passerotto. Comprendiamo che sia una situazione imbarazzante e difficile da metabolizzare per gli amici del Crd, ma occorre reagire ed amministrare questo paese. Per dovere di cronaca, occorre precisare che non siamo invidiosi degli attestati di stima ricevuti da qualcuno con la manifestazione della “fiaccolata” semplicemente perché non è nei nostri sogni e nei nostri desideri essere condannati da un tribunale”. Per la terza lista, il paese ha l’assoluto bisogno di un clima di serenità e di molto impegno e lavoro per cercare le soluzioni ai problemi e chi è delegato, con legittimo voto popolare, deve svolgere il suo lavoro con tranquillità e con la consapevolezza che il bene comune del paese vada al di là degli interessi sia del singolo cittadino, sia di una sola parte della popolazione. Quindi, elenca i temi su cui non è più possibile rinviare la discussione e la soluzione: 1) programma amministrativo. L’amministrazione comunale non è dotata di un programma di governo in quanto, nel primo ed unico consiglio comunale, tale punto è stato rinviato a data da destinarsi; se non si hanno riferimenti sulle cose da fare non è immaginabile realizzare fatti; 2) bilancio consuntivo 2010. Non è possibile che un atto così importante e la cui scadenza era fissata al 30 aprile 2011 non sia stato ancora discusso e cosa ancora più grave non sia ancora nella mente di chi ci amministra e né tra gli argomenti da trattare nel prossimo consiglio; la semplice mancata predisposizione del bilancio consuntivo ci autorizza ad alimentare dubbi e forti preoccupazioni per la stabilità finanziaria del Comune; 3) bilancio previsionale 2011. Siamo in attesa di valutare e discutere il nuovo bilancio comunale di previsione che è stato approvato già per ben due volte in Giunta ma che ancora non è andato al vaglio del Consiglio Comunale; senza tale strumento tutte le azioni amministrative sono frenate per problemi finanziari; sappiamo che tante sono le difficoltà economiche e difficile sarà il compito di far quadrare il tutto ma è dovere dell’amministrazione fare chiarezza e dare esempio di trasparenza; 4) situazione debitoria comunale. Non esiste una chiara e definita situazione debitoria del Comune: sono noti alcuni debiti legati a una serie di decreti ingiuntivi, atti di pignoramento, giudizi di ottemperanza, spese legali, mentre altri sono confinati nel porto delle nebbie; è prioritario conoscere, con precisione, l’esatta entità dei debiti per programmare le eventuali soluzioni o per constatare un eventuale dissesto finanziario; 5) discarica e raccolta differenziata. Sono 14 mesi che il Comune di Tricarico è diventato uno dei siti pattumiera della Regione e non vi è nessuna presa di coscienza su una tematica di così alto valore ambientale, considerata anche la scarsa affidabilità del gestore della discarica nei cui confronti pende un processo penale per smaltimento illegale di rifiuti; è doveroso informare la popolazione che in data 5 luglio 2011 la “Cio Impianti s.r.l.” (gestore della discarica di Tricarico, ndr) ha presentato il progetto di ampliamento della discarica per ulteriori 25.000 metri cubi; 6) Piano sanitario regionale 2011-2014. Completamente ignorata è la tematica del nuovo Psr già approvato in Giunta regionale il 29 dicembre 2010 e che andrà prossimamente in discussione nel Consiglio regionale; è inammissibile che questioni con grandissime implicazioni per la nostra comunità non trovino spazio nelle discussioni della politica locale; basti ricordare che è in via di definizione la sede del Distretto di Comunità e il futuro dell’ospedale distrettuale nonché del Polo riabilitativo della “Don Gnocchi”; a peggiorare la situazione vi è stata la recente decisione del Consiglio regionale che ha riorganizzato i ricoveri per acuti, ridimensionando il ruolo degli ospedali distrettuali; 7) mattatoio. Un cavallo di battaglia della campagna elettorale del Crd è stata la promessa della riapertura del mattatoio che attualmente resta chiuso e non sembrano esserci prospettive per una imminente riapertura. “Noi del Bene Comune – conclude il volantino – contrasteremo ogni forma di distorsione amministrativa ma, al tempo stesso, ci impegneremo ad affrontare tutte le varie problematiche collaborando con chi guarda verso gli interessi pubblici e a difesa della collettività”.

Vito Sacco

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