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La nuova Pallavolo Matera tra arrivi e dolorose partenze

simojosOgni anno le società sportive, di qualunque disciplina, si trovano di fronte a scelte di vario tipo. Nella composizione della squadra in particolare, elementi economici, programmatici ed a volte scelte di vita costringono a separazioni e ritorni. E’ una legge dello sport che spesso fa male, quando oltre al rapporto professionale si crea una relazione basata su stima ed amicizia.
Nella rosa dei nomi degli atleti che si accingono a disputare la nuova stagione di serie A, ci sono le sole conferme di Suglia e Casulli, ed il gradito ritorno di Lapacciana dopo tante peregrinazioni lontano dal Palasassi, insieme a quello del centrale Granito. Tutti gli addii non sono mai piacevoli, ma sentiamo in particolare il bisogno di salutare con la giusta attenzione due giocatori, che prima di essere due atleti eccellenti si sono dimostrati persone di grande spessore etico ed umano.
Ci riferiamo, non ce ne voglia nessuno, a Josè Matheus e Simone di Tommaso. Il primo, fortissimo opposto italo-venezuelano per tre stagioni consecutive a Matera, autentico mattatore in B1 e fondamentale per la salvezza nella scorsa stagione. Il secondo, il regista Simone Di Tommaso, per due anni di seguito nella Città dei Sassi, in cui ha  conquistato la serie A2 nel 2011-12 e trascinato la squadra alla salvezza nell’anno successivo in A2, autentico leader in campo e fuori. Non è un saluto e un ringraziamento formale, ma profondamente sentito. Le scelte tecniche, economiche e programmatiche della società non hanno previsto una loro conferma, ma sentiamo il dovere di ringraziarli per l’attaccamento alla squadra ed alla città e per il rendimento eccezionale avuto, a nome del presidente Tulliani e dell’amministratore Unico Gaudiano e a nome di tutto lo staff tecnico e dirigenziale, ringraziamento certamente condiviso dal caldo pubblico materano, particolarmente legato a questi nomi.
Auguriamo a Josè ed a Simone un futuro sportivo all’altezza della loro classe e della loro indiscutibile statura umana.

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