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La pittrice Patrizia Monacò espone a Tricarico nei Saloni del Centro di documentazione

Il Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra” di Tricarico ospita la mostra antologica di pittura dell’artista potentina Patrizia Monacò, dal titolo “L’Uomo e il Cosmo”, organizzata dalla sede lucana dell’Unione Cattolica Stampa Italiana, con la collaborazione della Città di Tricarico attraverso il Centro di documentazione. Le opere esposte sono 32 e abbrac-ciano varie fasi creative dell’artista: dal 2005 sull’India, a oggi con il ciclo della roccia. I temi trattati sono l’inquinamento, la deforestazione selvaggia e il disinteresse verso i poveri. La mostra è stata inaugurata l’8 agosto scorso alla presenza del vice sindaco di Tricarico, Rocco Dabraio, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e della cittadinanza tricaricese. Al vice presidente dell’Ucsi Basilicata, Vito Sacco, è toccato il compito di presentare l’autrice, commentando che Pa-trizia Monacò, che è nata a Cosenza ed è vissuta ad Avigliano prima di trasferirsi a Potenza, non è soltanto una pittrice ma anche una poetessa e che a otto anni ha vinto il “Microfono d’Argento” messo in palio dalla Rai, con un tema dal titolo “A mio padre”; che nel 1982 ha ricevuto il secondo premio al concorso nazionale di Poesia del “Lucania Filatelica Club” di Potenza e che nel 1986 ha ricevuto il secondo premio al Concorso internazionale di Poesia “Natale Agropolese” di Agropoli. Come pittrice, invece, a quindici anni è stata allieva del maestro Donato Pace di Avigliano, frequen-tando il suo studio per alcuni anni. Delle sue opere, invece, ha parlato la presidente dell’Ucsi Basili-cata Maria De Carlo, la quale ha spiegato che le opere di Monacò rappresentano il caos creato dall’uomo nella relazione con il cosmo e con gli altri ma rappresentano, allo stesso momento, l’anelito all’armonia, il bisogno di creare armonia. Maria De Carlo ha anche evidenziato come Pa-trizia Monacò, con i suoi colori e la pittura astratta, con il particolare utilizzo della tecnica del “dripping”, cioè dello sgocciolamento, che rinvia al celebre artista americano Jackson Pollock negli anni ’40 e ’50, riporta sui quadri acque e vegetazione, cieli e parole, volti dolcissimi ed eloquenti di bambini. Invece Pasquale Salerno, che nel 2006 aveva organizzato la mostra dell’artista “Commo-zioni interiori” al Museo Provinciale di Potenza, ha messo in evidenza come la tensione emotiva di Patrizia Monacò è chiaramente rappresentata nelle sue opere. “Persona molto sensibile – ha detto Pasquale Salerno – riesce, attraverso il suo tratto, a farci sentire il peso dei problemi nel mondo. La sua pittura si distende, tuttavia, quando coglie scie e particelle energetiche del cosmo che rappresen-ta attraverso la “dripping art”, cogliendole nell’attimo di un sospiro. Talvolta la sua impronta segna, come presenza umana e terrena, le scie cosmiche percepite”. Infine, l’artista ha ringraziato Carmela Biscaglia, direttore del Centro di documentazione, “per aver voluto ospitare la mia antologica “L’Uomo e il Cosmo” in un luogo così significativo e l’amministrazione comunale, che ha accolto con entusiasmo il mio progetto artistico”. La mostra rimarrà aperta fino al 27 agosto e può essere visitata il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 10 alle 12 e il martedì e il giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.

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