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La politica imprevidente e autoreferenziale della Regione Basilicata per il Metapontino e non solo

Veramente c’è da rimanere allibiti quando si leggono le dichiarazioni del segretario cittadino e del capogruppo DS allorchè sostengono che “investiremo tutte le nostre risorse per imporlo con forza (il nostro modello di sviluppo) anche nelle sedi della politica provinciale e regionale”. Ma come si può dimenticare- e, ovviamente si fa finta di ignorare! – che la Provincia di Matera e la Regione Basilicata sono amministrate dal partito-padrone dell’intera Basilicata, ossia il centro-sinistra?

Si vuole far finta di dimenticare che l’autorizzazione all’aumento delle estrazioni petrolifere è stata rilasciata alle società interessate dal governatore De Filippo, nonostante le proteste delle associazioni ambientaliste, in particolare la OLA e NO TRIV.

Di dichiarazioni altisonanti e di mò basta si è stufi! Vogliamo adesso degli atti concreti che si traducano in azioni di governo conseguenti che dimostrino la reale volontà di preservare e salvaguardare le vere ricchezze del Metapontino: l’agricoltura e il turismo che non potrà esistere senza la salvaguardia del nostro splendido mare.

E, ovviamente, quando si afferma” che non possiamo permettere a chicchessia di stravolgere la programmazione, l’idea di sviluppo e l’economia reale del Metapontino”, è necessario aggiungere che lo stravolgimento e la svendita dell’intero territorio della Basilicata e del Metapontino in particolare è una conseguenza, questa sì, della “politica miope e autoreferenziale che non investe, non programma e, ad oggi, non ha nessuna intenzione di credere in un territorio che ha delle grandi potenzialità e di sviluppo”, ossia, e sia detto a chiare lettere, proprio la politica che ha portato avanti e continua ancora a perseguire, sempre più in maniera determinata, il governo di centro-sinistra che amministra la Regione rossa di Basilicata.

E’ la Regione Basilicata che sulla terraferma garantisce 100.000 barili al giorno nei giacimenti della Val d’Agri sfruttati dall’ENI. A questi si aggiungeranno i 50.000 che i francesi della TOTAL estrarranno nel 2016 nei giacimenti di Tempa Rossa nonostante le veementi e continue contestazioni dell’OLA e di altre associazioni ambientaliste. E la stessa ENI è pronta per arrivare a breve a estrarre 130.000 barili al giorno. E se sono vere le affermazioni del programma della Gabanelli – “Report” del 16.12.2012 – che si mira ad estrarre nel più breve tempo possibile tutte le risorse petrolifere disponibili in Basilicata per poter utilizzare il sottosuolo, così reso una gruviera, perché tutta la Basilicata diventi l’hub non solo italiano ma europeo per lo stoccaggio del gas russo e di altre provenienze, c’è poco da restare allegri se non ci sarà una vera inversione di tendenza e non si porrà un deciso altolà alla sciagurata politica di svendita del territorio da parte dell’attuale dirigenza di centro-sinistra che governa la nostra Regione.

Le royalty che finiscono nelle casse regionali e di cui pare che siano l’unica preoccupazione del governatore De Filippo e della classe dirigente di centro-sinistra regionale non saranno mai tante e di così alto valore da compensare lo stravolgimento della vera vocazione del nostro territorio: agricoltura di qualità e turismo.

E soprattutto non si dimentichi che se le compagnie petrolifere, e in particolare la Shell, si apprestano a ricercare gli idrocarburi nei fondali del Mar Jonio e di fronte alle nostre splendide coste sabbiose è perche sono munite di autorizzazioni rilasciate a suo tempo dalla Regione Basilicata!

SEZIONE PDL PISTICCI E MARCONIA

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