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La Puglia seconda regione in Italia per reati legati all’uso illegale del cemento lungo le coste

La Puglia con 1.219 reati accertati (sebbene in calo rispetto ai 1.442 del 2023), l’11,8% del totale nazionale, si conferma al secondo posto, dopo la Campania (17,8%), nella classifica dei reati legati alla uso illegale del cemento lungo le coste italiane. I dati sono stati divulgati da Legambiente in occasione del monitoraggio “Mare Monstrum 2025” e della partenza delle sue campagne storiche Goletta Verde 2025 e Goletta dei Laghi 2025.
Al terzo posto la Sicilia, con 1.180 reati (11,4%) e la Toscana, al quarto posto con 946 reati (il 9,2% dei reati nazionali) che scavalca la Calabria – ora al quinto posto – con 869 reati (8,4%).
A livello provinciale al primo posto si colloca Salerno con 606 reati (+104,7% rispetto al 2023), che supera la provincia di Napoli, con 378 reati (-16,4%), seguita da Cosenza, Lecce, Bari e Foggia.
“La Puglia si conferma ai vertici della classifica nazionale di Mare Monstrum – dichiara Daniela Salzedo, presidente di Legambiente Puglia – Purtroppo, la filiera del cemento illegale continua a deturpare in modo irreversibile le nostre coste. Ma non ci arrenderemo: continueremo a denunciare ogni violazione che minaccia il nostro mare e il nostro litorale. Il mare pugliese resta una delle risorse più preziose della nostra regione, non solo per l’economia e il turismo, ma anche per il suo valore sociale e naturalistico”.

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