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La recensione del Vescovo Don Pino Caiazzo, del libro di Vito Coviello “Con gli occhi, con le mani, con il cuore”

“Ci sono tanti modi per vedere, ascoltare, dire, gustare, toccare. Tutto dipende da come ci poniamo difronte alla realtà della vita, con le sue gioie e i suoi dolori, con le sue ombre e le sue luci, con il duello con la morte. Tutto dipende dall’equilibrio interiore che si riesce a trovare esprimendo quella bellezza che ogni essere umano possiede. Solitudini, incomprensioni, mancanza di affetto, discriminazioni offuscano spesso gli orizzonti di una vita più bella, vera, autentica. Soprattutto un non vedente è capace di vedere e scrutare ciò che a volte chi possiede la vista non riesce: vigile e pieno di luce anche quando le delusioni e i tradimenti degli ideali affondano nei sentimenti, nei progetti che crollano. Mani che si muovono nello scrivere poesie, nel dipingere, nel realizzare ciò che di più bello e di sacro si porta dentro. Ma anche le tristezze, il buio dell’esistenza che fa sprofondare nelle tenebre. Leggere la propria vita e presentarla agli altri attraverso racconti, versi poetici, preghiere, tradizioni e immagini è sicuramente un dono grande: chi è capace di raccoglierlo di certo potrà arricchirsi e gustarlo, vincendo la miopia di una esistenza sciapa e scolorita, per scrutare orizzonti lontani nei quali ci si immerge e si diventa un tutt’uno. Ringrazio gli autori di questo testo che davvero “con gli occhi, con il cuore e con le mani” aiutano a sentire i palpiti della vita che, feconda e sempre più gravida, partorisce altra vita. Li ringrazio perché aiutano a riempire gli occhi di cielo mentre ancora le mani di Dio, come all’inizio di ogni cosa, servendosi delle nostre mani, impastano, modellano, tracciano la bellezza e la santità di un’esistenza che ha bisogno di essere solo vissuta e pienamente e amata”.

✠Don Pino

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