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La Regione Puglia completa l’assetto degli strumenti pianificatori del Trasporto Pugliese.

Con DGR 1611 approvata il 10 ottobre scorso, la Regione Puglia ai due piani attuativi già approvati (il Piano Attuativo del Piano regionale dei Trasporti 2015-2019 ed il Piano Triennale dei Servizi 2015-2017), aggiunge l’ultimo strumento previsto dalla legge regionale: il Piano Regionale delle Merci e della Logistica (PRML). Con questo tassello mancante si compie l’iter tracciato dalla normativa per assicurare l’integrazione fra le strategie e le scelte effettuate dall’attuale Giunta anche in relazione agli altri settori amministrativi e relativi strumenti sovraordinati.
La proposta dell’assessore ai Trasporti Antonio Nunziante, d’intesa col Presidente Emiliano, formalizza precisi indirizzi strategici con l’intento di valorizzare la filiera produttiva regionale, attrarre investimenti e potenziare il territorio impostando un sistema intermodale e di connessione fra infrastrutture.La redazione della proposta di Piano Regionale delle Merci e della Logistica è affidata all’AREM Agenzia Regionale per la Mobilità ed al sul commissario, Elio Sannicandro.
“Puntiamo ad esplorare le relazioni esistenti fra imprese manifatturiere, interporti e piattaforme logistiche, per inglobrle in uno scenario di potenziamento della rete ferroviaria, riforma portuale e rilancio del sistema aeroportuale, passando attraverso le criticità costituite dai nodi autostradali e dalla modalità di trasporto su gomma, senza perdere di vista la sostenibilità ambientale” ha dichiarato l’Assessore Nunziante. In tale ottica assumono particolare rilievo l’“Accordo di adesione” all’Area Logistica Integrata (ALI) del Sistema Pugliese e Lucano e l’istituzione- già avvenuta- dei Tavoli Tecnici locali, in seno all’Accordo di Partenariato 2014 – 2020.
Il prossimo appuntamento, fissato per il 30 ottobre presso la sede della Regione Puglia sarà un Focus Group strategico sulla pianificazione regionale in materia di merci e logistica per condividere le esigenze e le proposte degli operatori di settore, analizzare le relazioni fra il mondo produttivo e le infrastrutture, raccogliere i contributi dei portatori di interesse rispetto all’attività pianificatoria della Regione.

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