BasilicataCronaca

La replica del consigliere Perrino alle dichiarazioni di Pittella

Il Referendum del 17 Aprile è l’occasione che tutti gli italiani hanno per dire come la pensano in materia di estrazioni di idrocarburi. Lei che è il Presidente della Basilicata, dovrebbe essere il primo a tirare la testa fuori dalla sabbia (bituminosa) e invitare i suoi conterranei a recarsi alle urne e votare sì. Ma lo vede che cosa accade al centro oli di Viggiano? Ormai le fiammate ed i boati non fanno più notizia, tanto sono diventati frequenti. E correre in soccorso di un governo che sta facendo di tutto per boicottare la massima espressione della democrazia in questo Paese, è quantomeno improvvido. Le torno a ripetere che, se dei sei quesiti ne è rimasto uno solo, è perché la Cassazione, a Novembre scorso, li ha giudicati ammissibili tutti e sei. Solo dopo, in sede di votazione della legge di stabilità, il governo ha fatto una parziale retromarcia, eliminando la strategicità dalle attività di ricerca e prospezione, il vincolo preordinato all’esproprio già in sede di ricerca e ripristinando un minimo il principio di leale collaborazione tra istituzioni le cui competenze insistono, in virtù del Titolo V della Costituzione, sulla materia in discussione. Altro che dialogo e dialettica! E poi, dire che l’opposizione strumentalizza il tema petrolio, alla luce di quanto succede e viene anche ribadito nella relazione della DNA, che sottolinea l’assoluta inconsistenza delle azioni (non) svolte dagli organi preposti al controllo della salubrità ambientale, è del tutto fuori luogo e, questo sì, demagogico. #IoVotoSì

Gianni Perrino

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