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La sezione Turismo di Confapi contraria all’imposta di soggiorno

Nel corso dell’audizione delle associazioni imprenditoriali presso la Commissione consiliare politiche di programmazione e bilancio del Comune di Matera, CONFAPI si è dichiarata contraria all’intenzione dell’amministrazione comunale di istituire l’imposta di soggiorno. Ringraziando il presidente della Commissione, Cristoforo Cosola, per la convocazione, il presidente della Sezione Turismo, Silvio Grassi, e il direttore di CONFAPI Matera, Pasquale Latorre, hanno espresso contrarietà all’ipotesi che i turisti paghino fino a 5 euro in caso di pernottamento negli alberghi.

“In primo luogo – ha dichiarato Latorre – è moralmente odioso far pagare ai turisti un’imposta di scopo, per finanziare servizi pubblici e di offerta turistica che dovrebbero pagare i cittadini, anche in una logica di accoglienza. È comprensibile che, in un periodo di tagli agli enti locali, il Comune decida di usufruire di questa opportunità offerta da una legge del 2011 alle città d’arte e turistiche. Tuttavia, considerato che le strutture ricettive hanno un tasso di occupazione pari a circa il 30%, si tratta di capire di quali numeri stiamo parlando, cioè quanti soldi l’amministrazione comunale pensa di ricavare; in una parola, se il gioco valga la candela”.

“La candela in questo caso – ha precisato il presidente della Sezione Turismo Grassi – è costituita dalla perdita di competitività che le aziende turistiche avranno a seguito dell’introduzione dell’imposta di soggiorno, che finirà per causare un aggravio di costi sui pacchetti turistici e per dare un vantaggio competitivo a territori nostri rivali, come per esempio la Valle d’Itria. Aumentare la pressione fiscale sul sistema turistico locale significa soffocare sul nascere uno dei pochi settori, forse l’unico, attualmente in crescita”.

“Inoltre – ha concluso il direttore di CONFAPI Latorre – trattandosi di un’imposta di scopo, vorremmo sapere che cosa l’amministrazione intenda fare con queste risorse, quali servizi intenda offrire al turista, quali interventi intenda finanziare in materia di turismo. Non abbiamo certezze che il denaro ricavato oggi non sia utilizzato domani per gli scopi più disparati”.

 

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